giovedì, luglio 08, 2010

Deepwater Horizon - Cosa è presumibilmente successo




Questo breve post è legato a un recente articolo pubblicato sul sito di ASPO-Italia:  Deepwater Horizon - Cosa è presumibilmente successo, al quale rimandiamo per un'analisi tecnica sulle cause probabili.  L'autore, Anacho, è un socio ASPO esperto del settore Oil&Gas, campo in cui lavora.


created by Anacho 

L’incidente in cui è andata distrutta la piattaforma Deepwater Horizon rischia di diventare il più grave disastro ambientale della storia. L’incubo di ogni perforatore si era avverato: un passaggio diretto era stato aperto tra il fondo marino e un giacimento, il primo incidente in deepwater. Il giorno 20 aprile 2010, alle ore 22,00 locali, una terribile esplosione ha devastato il mezzo, provocando la morte di 11 persone, il ferimento di altre 17 e la perdita dell’unità, affondata il 22 aprile.

La Deepwater Horizon era una semisommergibile di quinta generazione, dotata di tutti i sistemi di sicurezza più moderni ed efficienti, capace di perforare un pozzo a più di 10.000 metri di profondità in alti fondali, con un equipaggio addestrato e preparato, certificata dal severo ABS (American Bureau of Ship).
Come dopo il disastro della Piper Alpha si stanno prendendo provvedimenti affinché questo tipo di incidente non abbia a ripetersi, tuttavia, operando in ambienti estremi come quello delle acque profonde gli incidenti sono sempre possibili, e le conseguenze possono essere molto gravi, come stiamo amaramente constatando nel Golfo del Messico.

Il Dipartimento degli Interni americano ha diramato, il 27 maggio, un documento dal titolo “INCREASED SAFETY MEASURES FOR ENERGY DEVELOPMENT ON THE OUTER CONTINENTAL SHELF”, che si sta diffondendo e che avrà ripercussioni su tutta l’industria petrolifera mondiale: probabilmente un incidente come questo non si ripeterà. Il che non assicura affatto che non ce ne saranno di altri tipi.

1 commento:

Paolo ha detto...

Peccato davvero che questo incidente non avrà le conseguenze che ha avuto invece quello di Cernobyl sull'industria nucleare. Se questa ha subito una vera e propria battuta d'arresto, quella petrolifera, aldilà delle ulteriori misure di sicurezza, continuerà nella caccia alle ultime gocce di petrolio in siti sempre più difficili e pericolosi.
E presumibilmente aumenterà il rischio di nuovi disastri ambientali.
Mi auguro caldamente che la legislazione internazionale scarichi il costo delle bonifiche, in seguito agli stessi disastri ambientali, sul prezzo del barile. Per ora l'aumento delle misure di sicurezza potrebbe già contribuire, lo spero davvero, a farlo aumentare.