venerdì, febbraio 18, 2011

Leggera ripresa dei consumi elettrici nel 2010

I dati provvisori Terna per il 2010 registrano una lieve ripresa della richiesta di energia elettrica (consumi finali + perdite di rete) italiana rispetto al 2009, anno che aveva registrato un crollo storico dei consumi, descritto in questo mio precedente articolo. Questa crescita relativa ha consentito di recuperare meno di un terzo del calo registrato nel 2009 ed è sicuramente connessa alla timida ripresa economica che ha caratterizzato il nostro paese nel 2010, perchè, come è noto, i consumi di energia elettrica sono molto sensibili alle dinamiche economiche. Il grafico allegato ci permette di visualizzare efficacemente l'andamento storico di questo indicatore. Per dovere di cronaca, bisogna segnalare che nel mese di gennaio 2011, il valore della richiesta di energia elettrica è diminuito dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2010, confermando quindi l'instabilità e la debolezza della ripresa economica italiana. Le cause sono state più volte individuate nella spietata competizione internazionale dei paesi emergenti, nella carenza di innovazione e ricerca delle imprese italiane, nell'inefficienza della pubblica amministrazione ecc. Nessuna analisi però, considera il fattore energia, finora assunto come variabile indipendente del sistema economico. I prezzi del petrolio hanno influenzato la recente crisi economica e, come è noto ai lettori di questo blog, condizioneranno pesantemente il futuro andamento dell'economia, essendo strettamente correlati alla dinamica della domanda e dell'offerta in una situazione di picco della risorsa.
Infine segnalo, sempre dai dati Terna del 2010, l'ottimo andamento delle rinnovabili. L'eolico ha raggiunto una produzione di 8374 GWh e il fotovoltaico 1600 GWh, compensando ampiamente il leggero calo della produzione idroelettrica nazionale.

3 commenti:

Paolo Marani ha detto...

Sarà un "ondulating plateau" anche per i consumi elettrici ?

Anonimo ha detto...

ma allora se la domanda di energia elettrica diminuisce o oscilla entro pochi punti % e invece eolico e fotovoltaico aumentano la produzione in maniera vigorosa, si bruciano meno fonti fossili oppure no? Oppure si importa di meno elettricità? Insomma, tutto l'eolico e il FV concorrono a ridurre la domanda di energia fossile?

Terenzio Longobardi ha detto...

Sicuramente eolico e fotovoltaico concorrono a ridurre la domanda di energia fossile, attualmente ancora poco (poco più del 2%). Il grosso della riduzione della domanda è dovuto alla crisi economica e al conseguente calo dei consumi.