Orizzontarsi nei meandri del nuovo decreto sul fotovoltaico è difficile per il non specialista. Fra le varie forme di conto energia possibile, le incentivazioni e i misteri della "matematica attuariale" si rischia di perdere la strada di casa.
Per fortuna, Terenzio Longobardi ci spiega tutto con grande chiarezza e completezza in un articolo appena pubblicato su aspoitalia. Va detto che le sue conclusioni non sono del tutto positive: il nuovo decreto incentiva meno del vecchio. Ma comunque, cosa sarà qualche centesimo di meno al kWh di fronte all'imminente picco del petrolio?
leggete l'articolo completo
/
1 commento:
Sono d'accordo con le analisi effettuate nell'articolo segnalato. Però secondo me il vero target del decreto, i piccoli impianti privati montati su tetto (integrazione architettonica parziale), perdono solo qualche centesimo, e se effettuano interventi sucessivi di risparmio energetico ci guadagnano. E' pur vero che la trafila burocratica in questo caso è un po' complessa, ma forse questo potrebbe favorire la nascita di specialisti sul tema (ci sto pensando anch'io).
Posta un commento