domenica, luglio 29, 2007

Complottismo di Luglio: troppo caldo da alla testa

Esce oggi su "comedonchisciotte.org" un articolo di Alessandro Lattanzio intitolato "Global Warming: La nuova crociata dell'Occidente originariamente pubblicato su "Aurora" il 18 Luglio (link).

L'articolo, di per se, non meriterebbe attenzione se non come esempio dell'ondata di complottismo che sta travolgendo alcuni di noi che, evidentemente, hanno problemi a distinguere la realtà dalla fantasia. Lo menziono qui unicamente per correggere alcune affermazioni false fatte nei riguardi del lavoro dell'associazione ASPO e del suo presidente onorario, Colin Campbell.

Nel testo di Lattanzio, leggiamo che:

"...nella sceneggiata 'ecologistica' istruita dai centri strategici dell'Occidente, rientra anche la tesi del 'Picco di Hubbert'; ovvero la prossima fine delle risorse petrolifere. Tale ipotesi venne avanzata più di trenta anni fa, e da allora riproposta e spostata nel tempo. In realtà da trent'anni la produzione petrolifera non fa che aumentare. Dov'è la scarsità profetizzata? Sta nei documenti elaborati dal guru, e unico vero teorico del 'Picco', il geologo Campbell. Costui profetizza la fine dell'era del petrolio da decenni; ma i documenti su cui basa tali profezie sono inaccessibili: se si vuole consultarli, bisogna previamente versare 34000 dollari a Campbell stesso. Sono documenti accessibili solo alle multinazionali dell'energia. Coincidenza?"

A questo proposito, preciso che:

1. Il picco di Hubbert non è la "fine delle risorse petrolifere"; ma semplicemente l'inizio del graduale declino della produzione. Dopo il picco, si continuerà a produrre petrolio ancora per decenni.

2. Trenta anni fa, Hubbert aveva previsto il picco globale intorno all'anno 2000. Aveva fatto una predizione sostanzialmente corretta dato che il picco dovrebbe verificarsi entro il primo decennio del secolo corrente e probabilmente si è già verificato nel 2006.

3. Colin Campbell è presidente e fondatore di ASPO, ma non è certamente "l'unico vero teorico del Picco". Ci sono centinaia di ricercatori che lavorano su questo argomento, dentro e fuori ASPO. Vedere per esempio "the Oil Drum" www.theoildrum.com . Le opinioni sulla data del picco sono molteplici, ma la maggioranza dei ricercatori lo da entro il 2010.

4. Colin Campbell prevede da circa un decennio che il picco si verificherà entro il 2010. Quindi anche lui ha fatto una previsione sostanzialmente corretta.

5. I "34000 dollari" che bisognerebbe versare a Campbell per i suoi dati sono pura fantasia. I dati risultanti dalle analisi di Campbell sono di libero accesso a tutti a www.peakoil.net e sono aggiornati tutti i mesi nella newsletter dell'associazione ASPO.

6. Ma quale coincidenza??


In ogni caso, per capire il livello di questo testo, basta considerare questo paragrafo:

".. nel mondo; ad esempio un cittadino degli USA consuma, pro capite al giorno, circa ventisette barili di petrolio, mentre un cittadino indiano ne consuma più o meno uno. "

Ventisette barili di petrolio al GIORNO? Un po' tanto; il numero giusto per il consumo negli
stati uniti è di 27 barili di petrolio all'ANNO. Soltanto un piccolo errore di oltre un fattore 300 (!!).

Deve essere proprio tutta colpa del Global Warming. Troppo caldo da alla testa.



...

11 commenti:

Lopo ha detto...

Proprio oggi sono capitato per caso su forum e blog deliranti, dedicati a complottismi di ogni foggia e fattura (dalle Torri Gemelle alle più varie versioni degli Illuminati), in quel sottobosco che va senza soluzione di continuità dall'estrema sinistra all'estrema destra più o meno autocatalogantesi come tali: e sono rimasto sbalordito nel leggere che il movimento per la decrescita, dal Club di Roma in poi, sarebbe solo una faccia nascosta al pubblico* della cospirazione dei pianeti forti per tornare ad una popolazione di 2 miliardi, ovviamente con metodi cruenti e/o subdolamente criminali, come epidemie diffuse a bella posta, o le immancabili scie chimiche. Rimbalza come referente Blondet e la sua congrega di allucinati.

* deve essere nascosta e ignota al popolo per definizione di cospirazione: i perfidi scienziati ne parlano nella solitudine mediatica delle loro riunioni carbonare, come i congressi ASPO, ma per fortuna c'è qualche eroe che se ne accorge e tenta di mettere in guardia il popolo. Non del picco del petrolio, ma del fatto che tra poco partirà il genocidio pianificato.

Ugo Bardi ha detto...

In effetti, la congrega degli allucinati sembra particolarmente attiva quest'estate. Dev'essere veramente un altro effetto del Global Warming

Frank Galvagno ha detto...

E' molto triste vedere scritte e diffuse simili baggianate.

Da una parte potrebbe anche far ridere, tuttavia io un po' mi preoccupo, perchè se a fare informazione ci vuole tempo e fatica, a fare disinformazione/demolizione ci vuole un attimo!

Anonimo ha detto...

Purtroppo è normale che nei periodi di crisi molti si lascino suggestionare da certi siti. I quali per giunta coprono con le loro fantasticherie i veri potenti (per es. i cav. di malta). Provate a cercare articoli su di loro in quei siti, mi sa che non ne troverete. Saluti, fra.

Anonimo ha detto...

Faccio notare che la seguente notizia (che ho già segnalato sul blog di Debora) si legge sul sito di GDO (Grande Distribuzione), non su quello di Pallante:

Annunciata una notevole inflazione dei generi alimentari, che non sarà di breve durata.

Anonimo ha detto...

Sig. Bardi il mio commento diciamo che 'deraglia' dal tema dell'articolo per passare all'argomento 'Conto Energia'.
Gradirei sapere da lei qualche consuntivo sulla sua esperienza di installazione dei pannelli FV; precisamente ,se possibile, sapere quanto è stato alla fine il costo dell'investimento, quali i tempi di installazione, le garanzie sul prodotto e l'effettiva funzionalità dell'impianto.
Io sono molto interessato alla cosa ma prima di avventurarmi nell'impresa vorrei raccogliere un giudizio qualificato da chi ha già 'passato il Rubicone'

Grazie
Francesco Castrucci

Ugo Bardi ha detto...

Per un consuntivo della mia esperienza con il FV, sto aspettando di avere l'allacciamento che mi è stato promesso questa settimana o la prossima. Dopo di che, potrò fare l'annuncio urbi et orbi, e vedere di fare un riassunto dell'epica lotta. Fra breve, spero.....

Trader Perdente ha detto...

Il problema delle false notizie, del discredito degli scienziati che studiano il picco e le fonti energetiche, sarà un problema sempre più forte e importante. Aspettati, Ugo Bardi, nel futuro sempre più attacchi da persone sempre più apparentemente qualificate... Vorranno screditarti e farti passare per un matto o per un ciarlatano o per un colluso.
Però spero che terrai duro come stai facendo. Io ti seguo da oltre un annetto e mi hai aperto gli occhi su tutte le tematiche del petrolio e affini.
Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

Anonimo ha detto...

I centri di potere esistono e sono ben noti (altro che occulti). Utilizzano la leva dell'informazione per raggiungere i loro scopi e sono molto abili nell'utilizzarla, soprattutto quando usano la tecnica della cortina fumogena per confondere le acque, screditare, seminare il dubbio, ecc.

E' importante contrastarli tenacemente, con metodo, perseveranza e onestà intellettuale.

Ugo Bardi ha detto...

E' vero, la società non riesce a reagire in modo positivo alla situazione; almeno per ora rifiuta in blocco il concetto che siamo di fronte all'inizio di una fase di scarsità di tutte le materie prime; incluso quelle alimentari.

Un po' in tutti i settori si vede più che altro la ricerca affannosa di qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa. L'Euro, gli extracomunitari, gli islamo-fascisti, i pedofili, le multinazionali, gli ecologisti o che altro. Non è escluso che i colpevoli vengano identificati alla fine come quelli che hanno dato l'allarme per primi i "catastrofisti".

E' una situazione molto pericolosa; la tentazione è quella di prendersela con qualche capro espiatorio piuttosto che concentrarsi sulla soluzione dei problemi. Si tratta di evitare di farsi etichettare come "quelli che profetizzano la fine del mondo". Bisogna indirizzare le nostre forze su soluzioni positive, mantenere il sangue freddo e andare avanti.

Anonimo ha detto...

Il fatto che taluni personaggi comincino a cercare di smontare certe teorie è un'ottima cosa. Vuol dire che il "problema petrolio" sta entrando nel sentire comune. E' a quel punto, cioè quando un problema in generale diventa conosciuto ai più, che i complottisti devono dire il contrario per indicare che loro sì che hanno colto la verità.
Per dire.Se non si parlava del picco, ne avrebbero parlato loro. Se tutti ne parlano, lo smontano. La tecnica è sistematica. Sempre quella.

:-)

Dylan