Ragioni morali collegate alle conseguenze dei cambiamenti climatici e ragioni economiche derivanti dagli alti prezzi dell’energia, inducono sempre più persone a porsi il problema di come contenere i propri consumi energetici. In un precedente articolo, ho mostrato un grafico tratto da un’analisi dell’Enea che stima nel 70% del totale, il consumo di energia dovuto alla climatizzazione invernale delle famiglie italiane. E’ quindi in questo settore che dovrebbero concentrarsi i maggiori sforzi privati e pubblici. Nello stesso articolo indicavo, sulla scorta dell’esperienza personale alcuni interventi da realizzare sull’involucro edilizio per raggiungere questi obiettivi. Oltre all’isolamento termico dell’edificio è naturalmente consigliabile anche l’adozione di sistemi più efficienti di generazione del calore, come le caldaie a condensazione, le pompe di calore, ecc., o l’uso di fonti rinnovabili come le micro-pompe geotermiche.
In questa sede voglio però soffermarmi sui consumi domestici di energia elettrica, sui quali l’opinione pubblica sembra concentrare la maggiore attenzione, ma che rappresentano nell'elaborazione Enea citata, appena il 15% dei consumi energetici domestici. Come abbiamo visto in quest’altro mio articolo, l’energia elettrica prodotta in Italia, rappresenta il 35% del Consumo Interno Lordo di energia. Poco meno del 50% dell’energia elettrica consumata è utilizzata dalle attività industriali e meno del 50% è diviso tra il terziario e le residenze, con quest'ultime che coprono una quota di poco superiore al 20%. Quindi, quando parliamo dei consumi di energia elettrica delle famiglie italiane, ci riferiamo a meno del 10% del Consumo Interno Lordo di energia.
In questo grafico elaborato dal Politecnico di Milano (ho aggiunto a destra il contributo percentuale per ogni elettrodomestico), vediamo rappresentata efficacemente la ripartizione dei consumi elettrici residenziali. Osserviamo che:
1) il 44% di questi consumi è rappresentato dalla conservazione degli alimenti e quindi in questo settore sono possibili i maggiori risparmi. Consiglio innanzitutto di evitare l’acquisto di grandi quanto inutili congelatori stile macelleria in cui conservare quantità industriali di prodotti alimentari, da dopo fall-out nucleare. E’ opportuno invece dotarsi di piccoli frigoriferi dimensionati per prodotti freschi da acquistare quotidianamente. E naturalmente, di classe elevata per quanto riguarda la certificazione energetica. Per i più integralisti propongo lo spegnimento invernale dell’impianto, attrezzando all’uopo una dispensa sul terrazzino di casa.
2) Un posto non marginale in classifica è occupato dallo stand-by, con il 14%, cioè tutte quelle lucine degli elettrodomestici che lasciamo colpevolmente accese durante il giorno e, in particolare la notte. Consiglio l’adozione della cosiddetta “ciabatta” con pulsante, a cui collegare gruppi di elettrodomestici. Un clic prima di andare a dormire e il problema è risolto.
3) L’illuminazione dei locali, consuma l’11% dell’energia elettrica residenziale. In questo settore si è concentrato il maggiore interesse mediatico e quindi delle famiglie. Oltre alle consuete lampadine a fluorescenza che abbattono del 75% i consumi, non sarebbe male ricordarsi di spegnere le luci quando ci si sposta da una stanza all’altra. Per i più distratti e tecnologicamente fissati, è possibile ricorrere ai sensori di spegnimento automatico delle luci.
4) Per quanto riguarda lavatrici e lavastoviglie, che complessivamente consumano il 17% dell’elettricità nelle case, vale ovviamente la stessa precauzione d’acquisto relativa alla certificazione energetica elevata valida per tutti gli altri elettrodomestici. Un accorgimento più sofisticato consiste nel collegare l’acqua calda prodotta con un pannello solare termico alla presa dell’acqua sia della lavatrice che della lavastoviglie. Considerando che una parte consistente dell’energia elettrica consumata da questi elettrodomestici viene usata per alzare la temperatura di lavaggio, vi posso assicurare che i risparmi, almeno nei mesi estivi, sono consistenti.
5) Infine, dulcis in fundo, rimangono gli audiovisivi e i computer, che complessivamente coprono il 14% dei consumi. Qui, mi permetto un immodesto consiglio personale. Tenete spenta la televisione, tanto non serve a niente e accendete il computer, così potrete leggere articoli come questo.
Ringrazio Debora Billi che in una pagina del suo blog mi ha dato lo spunto per questa riflessione semiseria.
In questa sede voglio però soffermarmi sui consumi domestici di energia elettrica, sui quali l’opinione pubblica sembra concentrare la maggiore attenzione, ma che rappresentano nell'elaborazione Enea citata, appena il 15% dei consumi energetici domestici. Come abbiamo visto in quest’altro mio articolo, l’energia elettrica prodotta in Italia, rappresenta il 35% del Consumo Interno Lordo di energia. Poco meno del 50% dell’energia elettrica consumata è utilizzata dalle attività industriali e meno del 50% è diviso tra il terziario e le residenze, con quest'ultime che coprono una quota di poco superiore al 20%. Quindi, quando parliamo dei consumi di energia elettrica delle famiglie italiane, ci riferiamo a meno del 10% del Consumo Interno Lordo di energia.
In questo grafico elaborato dal Politecnico di Milano (ho aggiunto a destra il contributo percentuale per ogni elettrodomestico), vediamo rappresentata efficacemente la ripartizione dei consumi elettrici residenziali. Osserviamo che:
1) il 44% di questi consumi è rappresentato dalla conservazione degli alimenti e quindi in questo settore sono possibili i maggiori risparmi. Consiglio innanzitutto di evitare l’acquisto di grandi quanto inutili congelatori stile macelleria in cui conservare quantità industriali di prodotti alimentari, da dopo fall-out nucleare. E’ opportuno invece dotarsi di piccoli frigoriferi dimensionati per prodotti freschi da acquistare quotidianamente. E naturalmente, di classe elevata per quanto riguarda la certificazione energetica. Per i più integralisti propongo lo spegnimento invernale dell’impianto, attrezzando all’uopo una dispensa sul terrazzino di casa.
2) Un posto non marginale in classifica è occupato dallo stand-by, con il 14%, cioè tutte quelle lucine degli elettrodomestici che lasciamo colpevolmente accese durante il giorno e, in particolare la notte. Consiglio l’adozione della cosiddetta “ciabatta” con pulsante, a cui collegare gruppi di elettrodomestici. Un clic prima di andare a dormire e il problema è risolto.
3) L’illuminazione dei locali, consuma l’11% dell’energia elettrica residenziale. In questo settore si è concentrato il maggiore interesse mediatico e quindi delle famiglie. Oltre alle consuete lampadine a fluorescenza che abbattono del 75% i consumi, non sarebbe male ricordarsi di spegnere le luci quando ci si sposta da una stanza all’altra. Per i più distratti e tecnologicamente fissati, è possibile ricorrere ai sensori di spegnimento automatico delle luci.
4) Per quanto riguarda lavatrici e lavastoviglie, che complessivamente consumano il 17% dell’elettricità nelle case, vale ovviamente la stessa precauzione d’acquisto relativa alla certificazione energetica elevata valida per tutti gli altri elettrodomestici. Un accorgimento più sofisticato consiste nel collegare l’acqua calda prodotta con un pannello solare termico alla presa dell’acqua sia della lavatrice che della lavastoviglie. Considerando che una parte consistente dell’energia elettrica consumata da questi elettrodomestici viene usata per alzare la temperatura di lavaggio, vi posso assicurare che i risparmi, almeno nei mesi estivi, sono consistenti.
5) Infine, dulcis in fundo, rimangono gli audiovisivi e i computer, che complessivamente coprono il 14% dei consumi. Qui, mi permetto un immodesto consiglio personale. Tenete spenta la televisione, tanto non serve a niente e accendete il computer, così potrete leggere articoli come questo.
Ringrazio Debora Billi che in una pagina del suo blog mi ha dato lo spunto per questa riflessione semiseria.
15 commenti:
E i climatizzatori elettrici domestici?
Non includerla mi pare sia stata una svista enorme...
Paolo B.
Per incentivare chi legge, posso assicurare che con un oculato uso di questi consigli le bollette scendono parecchio. Io attualmente ho bollette che viaggiano intorno ai 40-50 euro a bimestre (per via degli aumenti, 4 anni fa ero a circa 30). Contro i 100 medi dei miei condomini. Significa circa 4-5 kWh al giorno, di cui circa 1 per lavatrice/lavastoviglie, 1,5-2 per il frigo, 1 per computer/televisioni (3 computer accesi, di cui uno del figlio appassonato di giochi on-line) e il resto per illuminazione, stereo, ecc.
Basta per una vita "moderna" di 3 persone.
Qualche ulteriore consiglio:
- se usate MOLTO il PC, considerate un portatile (ma attenzione ai costi fissi, un portatile dura 3-4 anni, un fisso il doppio) o comunque un PC a basso consumo.
- Il bucato viene benissimo a 40 gradi. Anche a 30, con un pre-ammollo e un po' di sapone strofinato sui punti critici.
- Stirare? A che serve? :-)
- Condizionatore? Isolate la casa per bene, e il fresco notturno rimane dentro, tappando finestre e persiane di giorno. Ma considerate anche un sistema di riscaldamento a pompa di calore, con COP elevato
A proposito, i miei consumi di gas sono di 300 euro l'anno.
Ho fatto un po' di ricerca tra i miei file per quanto rigaarda le bollette Enel:
2005 61 euro (eravamo in 2)
2006 71 euro (eravamo in 2)
2007 135 euro (siamo diventati 4)
2008 91 euro (finora...)
Gas per acqua calda e cottura cibi meno di 300 m3 annui. A parte le solite accortezze facilmente riproducibili ho un pannelluccio solare (autocostruito) che preriscalda l'acqua prima della caldaia. Purtroppo, poi,il riscaldamento condominiale porta la temperatura di casa oltre i 25°C e le spese condominiali a 2000 euro annui...
Mimmo.
Nella tabella mancano i consumi degli scaldabagni elettrici e dei condizionatori d'aria, cioè ad occhio qualcosa come il 40-50% dei consumi di elettricità di molti milioni di appartamenti italiani.
Per tale motivo la tabella presentata non mi sembra attendibile.
Carlo Z.
Scaldabagni elettrici? Orrore....
Significa buttare energia dalla finestra.
Si puo' rapidamente sostituire con una caldaietta, e in praticamente tutti i condomini, aggiungere un pannellino solare termico sul tetto.
Cioe' se vogliamo farci del male....
Dove esiste un riscaldamento centralizzato, sostituire con un impianto piu' efficiente (magari a pompa di calore cono sonda geotermica) con contabilizzazione del calore. A meno di non voler spendere 2000 euro l'anno di spese condominiali....
I miei 400 mc di gas annui sono per acqua calda _E_ riscaldamento dell'appartamento.
Per la climatizzazione, vedi sopra. Ho 10 gradi in meno di fuori, semplicemente grazie all'isolamento.
@mimmo
Noi siamo tre persone e paghiamo attualmente mediamente 30-35 euro a bimestre, ma non abbiamo nè lavastoviglie, nè climatizzatore.
E lo scaldabagno a gas(purtroppo con fiammella pilota ma conto di sostituirlo a breve).
La bolletta del gas è trimestrale per via dei bassi consumi(riscaldamento centralizzato) e quella dell'acqua viaggia su una media di 22 metri cubi.
Consumare e pagare poco si può, anche in un contesto di prezzi dei combustibili e dell'acqua elevati, basta avere la mentalità giusta e soprattutto liberarsi degli elettrodomestici "scomodi" o non comprarli...
Paolo B.
Secondo me non ha senso isolare termicamente le pareti di casa (mia) o chiedere l'installazione di una caldaia condominiale più efficiente se prima non si decide che 25 gradi in casa, in pieno inverno, sono troppi. L'unica cosa che può far ragionare certa gente è l'aumento i prezzi. Forse dopo aver tirato la cinghia sul cibo qualcuno si accorgerà che si può stare anche col maglione in casa.
Mimmo.
Secondo me un'elemento che purtroppo fa aumentare i consumi energetici nazionali è il file sharing; conosco molte persone che lasciano computer fissi (magari da 200W di consumo) accesi 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno (0,2*24*365=1752kWh/anno!!!!).
Parlando dello stand-by, si incolpa sempre di poca attenzione l'utente... ma non sarebbbe molto più serio che i costruttori fossero obbligati a mettere un interruttore bipolare sull'alimentazione di ogni apparecchio? (come si faceva una volta, tra l'altro)
Poi, casomai, a valle di questo metto anche una funzione di stand-by. Se voglio la uso, sennò spengo tutto.
In fondo tutti spegnamo comunque qualsiasi apparecchio, solo che questo invece di spegnersi va in stand-by.
Qui l'impegno del cittadino c'entra veramente poco.
Io invece credo che il grafico elaborato dal Politecnico di Milano sia sufficientemente attendibile, per quanto riguarda i consumi degli eletrodomestici che hanno preso in considerazione. Secondo me hanno trascurato gli scaldabagni elettrici non li usa quasi più nessuno e i climatizzatori estivi hanno finora avuto un uso prevalentemente nel terziario. Ricordiamo che quello indicato è un dato medio, cioè spalmato su tutte le famiglie italiane. Nei prossimi anni è però probabile che i condizionatori assumano un peso percentuale maggiore. Comunque, per gli scettici "a naso" consiglio di chiedere delucidazioni direttamente alla fonte, cioè al Politecnico di Milano.
@mimmo:
Ha perfettamente senso cheidere una caldaia piu' efficiente, e INSIEME fare in modo che i consumi vengano contabilizzati.
Il problema e' che molti impianti sono "a colonna", due tubi (tra l'altro isolati malissimo) corrono in verticale e alimentano tutti i termosifoni corrispondenti di tuti gli appartamenti. 10 termosifoni, 10 tubi verticali e 10 dispersioni termiche.
Ma se ti allacci per conto tuo (rifacendo l'impianto interno, nota dolente) ad una SINGOLA colonna, con UN contatore, poi puoi chiedere di pagare solo la tua quota di acqua calda. Vedrai che quando cominci a pagare la meta' degli altri, ti seguono tutti. E poi vorranno la caldaia efficiente.
145 di stan-by ma è tantissimo, che spreconi questi italiani, comunque non convine sempre spegnere lo stan-by ossia se io spengo lo stan-by per un tempo inferiore alle 2 ore dopo per riaccendere l'elettrodomestico spendo di più di quanto ho risparmiato, comunque per un tempo maggiore va spento sicuramente.
io tengo in casa diversi stan-by e caricabatteria collegati, spento il frigorifero il contatore indicava ZERO, come mai ?
In verità i nuovi stan-by, ovvero dei nuovi apparecchi, non tengono sotto tensione componenti che consumano corrente per allungare la garanzia.
Ciao
In merito a lavatrici e lavastoviglie ritengo possa interessare tutti l'indagine di mercato che recentemente ho svolto in merito.
Per il collegamento delle lavastoviglie all'acqua calda è importante verificare sul libretto di istruzioni quale sia la temperatura massima in ingresso accettata (anche ai fini della garanzia), poi ovviamente bisogna fare in modo che la temperatura relativa al ciclo di lavaggio utilizzato sia un pò minore o uguale a quella dell'acqua in ingresso. Poichè le nuove lavastoviglie consumano pochissima acqua, nell'ordine di 15 lt/ciclo, la distanza dalla fonte di calore puo' rendere vano l'accorgimento.
Infatti entrerebbe comunque molta acqua fredda, presente nel tubo di adduzione.
In questo caso prima di avviare la lavastoviglie è consigliabile far scorrere un po' l'acqua dal rubinetto ad essa più vicino, utilizzandola magari per sciacquare un pò le stoviglie più sporche.
Per la lavatrici la cosa è più complicata in quanto esse utilizzano anche acqua fredda per i risciacqui, ma soprattutto è molto facile rovinare capi d'abbigliamento se la temperatura è troppo alta. Quindi per evitare sprechi di acqua calda e di rovinare capi, direi che l'unico modo di utilizzare una normale lavatrice potrebbe essere quello di utilizzare acqua da pannello solare, installando un miscelatore termostatico da ricordarsi di impostare ogni volta alla temperatura relativa al ciclo di lavaggio selezionato.
Lalternativa è di acquistare una lavatrice con doppio attacco idrico. In base alle mie ricerche ad oggi in italia sono presenti solamente di n.3 marche:
Miele AllWater (6 Kg) prezzo alto
Rex Electrolux Sunny RWFH12280W(7Kg), prezzo intermedio
LG WF-T1022TPS (10kg) o WF-T8500TP (8 kg) o WF-T6500TP (6 kg), prezzo basso, N.B. senza resistenza elettrica, carica dall'alto
Massimo Martini
condizionatori senza unità esterna , double duct air conditioner , fan coil , Climatizzatore unico, double ducted, fan coil and unico.
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