giovedì, gennaio 31, 2008

Il picco dell'acqua in Arabia Saudita


Per alcuni, la questione del "picco del petrolio" rimane un'eresia incomprensibile. Ma una volta che comincia a diventare un'idea familiare, potete trovarne esempi in moltissimi campi dell'economia. Già in un post precedente di Marco Pagani abbiamo visto "il picco del tonno". In questi giorni ho postato su "The Oil Drum" un'analisi della produzione di acqua fossile in Arabia Saudita, mostrando che il picco dell'acqua, laggiù, c'è stato circa 10 anni fa. Negli ultimi decenni, l'Arabia Saudita ha utilizzato "acqua fossile" non rinnovabile per l'agricoltura e adesso si trovano alle prese con un problema di esaurimento.

Non è per caso che il picco è tanto comune. Ci sono delle ottime ragioni per questo che hanno le loro basi nella dinamica dei sistemi. Se però uno cerca di capirlo sulla base della teoria economica standard, è impossibile. E' come cercare di capire come funziona una cella solare senza sapere niente di meccanica quantistica.

Purtroppo, l'economia standard è rimasta a una descrizione lineare di sistemi che, invece, sono altamente non lineari. Dico "purtroppo" perchè l'incapacità di vedere queste cose è una delle ragioni che ci sta portando al disastro.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi lascia assolutamente di sasso la non considerazione, da parte degli economisti classici, della limitatezza del sistema Terra e quindi delle sue risorse.
Non è possibile non tenerne conto, è una cosa assolutamente logica e plausibile anche per chi non ha livelli eccelsi di istruzione.
Finchè si prenderanno per oro colato le ca...te a cui imputano la crisi mondiale questi signori(subprime e simili amenità), la civiltà umana globale sarà sempre più vicina al collasso peggiore della sua storia.

Paolo B.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
Il tema del'esaurimento delle acque fossili fu oggetto di analisi già negli anni '90. Ricordo articoli anche su riviste divulgative a proposito di Libia, Negev, ecc.

Un tema nuovo è l'esaurimento degli acquiferi ricaricabili italiani. Vorrei sapere se il tema è sviluppato da qualcuno.

Frank Galvagno ha detto...

Concordo con Paolo B.

Sembrerebbe impossibile che il "principio dell'esaurimento di ciò che è finito", di fatto di elementare comprensione (senza necessariamente approfondire con modelli più fini), sia ignorato.

Ma è anche vero che nessuno ha la bacchetta magica.

L'unica spiegazione possibile la vedo nell'emisfero irrazionale dell'uomo, lo stesso che ci permette di accettare l'esistenza di
- cappellani di guerra
- logiche puramente competitive, del tipo, "se non lo faccio io lo farà qualcun altro" (produzione e smercio di armi, produzione di imballaggi a perdere etc etc ).
- altre cose ancora che non cito per non dilungarmi

Anonimo ha detto...

Forse abbiamo già passato anche il picco dell'intelligenza.

raimondo ha detto...

Che dire della Libia e del faraonico progetto che nei prossimi 20 anni esaurirà le sue riserve di acqua 'fossile'?
Esiste un esempio di impinato di dissalazione che usa solo l'energia solare termica?
Comunque finito il petrolio finirà anche il boom demografico del medioriente.
Spero per loro che ne frattempo abbiano piantato abbastanza palme da datteri per tutti i loro figli.
Quante palmen da datteri servono per soddisfare il fabbisogno alimentare di una persona?
Raimondo B.