sabato, settembre 16, 2006

Il Convegno di Portovenere "Advances in Energy Studies"

Mi è capitato già qualche volta di trovarmi a delle conferenze dove parecchie centinaia di persone si riuniscono per discutere di risparmio energetico, arrivando tutti in aereo, o quasi. Un po' della stessa contraddizione l'ho vista al convegno "Advances in Energy Studies", dove un gruppo di scienziati di tendenze nella media abbastanza catastrofiste si è riunito in un albergo a quattro stelle di Portovenere per quattro giorni.

D'altra parte, cosa ci dobbiamo fare? Il mondo è pieno di contraddizioni e il convegno di Portovenere è stato uno dei più interessanti - e di più alto livello - a cui mi è mai capitato di assistere in campo energetico. Forse è valsa la pena sprecare qualche barile di petrolio in più per portarci speakers dal Brasile, USA e Australia, per citare i posti più lontani da dove sono arrivati.

Questo convegno è organizzato ogni due anni dal professor Sergio Ulgiati dell'Università di Siena. Il "taglio" dei lavori è fortemente influenzato dall'eredità intellettuale di Howard Odum (1924-2002), ricercatore americano che ha introdotto per primo concetti che soltanto ora cominciano a essere apprezzati in campo energetico, fra questi quello di "emergia", ovvero "embedded energy", vale a dire la quantità di energia (tipicamente misurata in unità di energia solare) necessaria per produrre un manufatto. E' un concetto sotto molti aspetti simile a quello di EROEI (ritorno energetico) che serve a valutare la sostenibilità di un processo o oggetto, indipendentemente dal suo valore monetario.

Il taglio "Odumiano" del convegno è stato presente in una larga percentuale delle presentazioni, il linguaggio degli Odumisti è inconfondibile e tende ad allontanare un po' il non iniziato. D'altra parte, vale la pena di approfondire il metodo di analisi di Odum che sembra fornire una visione globale del problema energetico che va ben oltre le farneticazioni che spesso si leggono in giro.

Su un titolo come "Advances in Energy Studies", evidentemente si rischia di disperdersi su una miriade di soggetti scollegati, cosa che in parte è avvenuta a questo convegno; ma l'aspetto "strategico" non è mai stato perso di vista. Particolarmente interessante è stato l'incontro con Joseph Tainter, autore di "The Collapse of Complex Societies" del 1990, veramente la bibbia del catastrofista. Tainter viene dall'Arizona ed è persona assolutamente affascinante per la profondità del pensiero e la visione che ha del concetto di sostenibilità

Fra le altre cose interessanti che riporto dal convegno, consiglio a chi è interessato a certi profondi misteri della sostenibilità di fare un giretto sul sito www.exergoenergy.com. Non è di facile digestione, ma vale la pena di dargli un occhiata

Ulteriori informazioni sul convegno si trovano a www.chim.unisi.it/portovenere

La presentazione di Ugo Bardi si trova a:

http://www.aspoitalia.net/images/stories/ugo/portovenere2006/portoveneresep06verbose.pdf

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