domenica, novembre 25, 2007

Ali Morteza Samsam Bakhtiari: 1946-2007

Con grande dispiacere, abbiamo appreso in questi giorni della morte del nostro amico e collega Ali Morteza Samsam Bakhtiari. Ne hanno dato l'annuncio le figlie, Amir Bahman e Golbenaz Bakhtiari, che hanno raccontato come il loro padre sia deceduto in ottobre di quest'anno per un attacco cardiaco che lo ha colpito mentre si trovava in viaggio nel Nord dell' Iran. Aveva 61 anni.

Della carriera di Ali Samsam Bakhtiari, ci possiamo qui limitare a dire che è stato uno dei primi esperti di petrolio a capire l'imminenza del picco globale di produzione. E' stato dirigente della National Iranian Oil Company (NIOC) e ha fatto parte di quel gruppo di pionieri che hanno partecipato alla prima conferenza di ASPO che si è tenuta a Uppsala nel 2002.

In Italia, ci ricordiamo di Ali Samsam Bakhtiari soprattutto per la sua partecipazione al convegno "ASPOItalia-1" che si è tenuto a Firenze nel Marzo del 2007. In quell'occasione, nella splendia cornice del salone dei 500 di Palazzo Vecchio, abbiamo pouto sentirlo parlare in italiano per una conferenza che tutti abbiamo trovato coinvolgente e affascinante. Questo suo intervento, forse è meglio di tutto ricordato nelle parole di Debora Billi che lo aveva commentato subito dopo nel blog "petrolio"

Ali Bakhtiari ha parlato per primo, ha parlato chiaro e ha segnato tutto il convegno con il suo intervento. Ciò che ha detto, con la sua signorilità e pacatezza, ha continuato ad aleggiare durante la giornata, come se ogni speech non potesse più essere compreso se non alla luce del suo discorso... In cui le parole di Dante Alighieri, omaggio al nostro Paese, hanno fatto da guida. Nella selva oscura, la diritta via è smarrita. <..>

Bakhtiari ha esposto anche la sua visione per il 21o secolo: sarà il secolo delle "radici". Del ritorno alle radici, per l'esattezza. Della riscoperta delle conoscenze umane che ci hanno guidato nei secoli precedenti all'era petrolifera. Ma dobbiamo cominciare a cambiare, a cambiare il nostro atteggiamento e i nostri consumi su base individuale, a partire da oggi, da subito. L'acqua sarà una risorsa critica, che farà sentire il suo peso nel già difficile momento di transizione che ci attende. Che possiamo fare? "Piantare alberi" ha suggerito Ali. Non so se scherzasse o se fosse una piccola esagerazione, ma non è un cattivo consiglio.

Il mio commento sulla presentazione di Ali al convegno era stato:

Nel suo discorso a ASPOItalia-1 Bakthiari non ha parlato solo di petrolio. Ha esordito citando Dante Alighieri, usando la metafora della "Selva Oscura" per descrivere l'attuale situazione del mondo intero. Ha detto che con il superamento del picco globale del petrolio e ci troviamo oggi in una situazione di oscurità nella quale abbiamo smarrito la "diritta via". E' un momento di grande difficoltà per la civiltà umana che si trova per la prima volta davanti al declino globale di una risorsa fondamentale come il petrolio. Abbiamo la scelta fra una via di guerre per accaparrarsi quello che rimane delle risorse, e una via di pace per gestire quel che resta con il minimo di sofferenze per tutti. Bakhtiari crede che la via di pace consista nel ritorno alle radici delle tradizioni culturali dei popoli e ha citato San Francesco di Assisi come esempio di come si possano gestire risorse limitate in pace e armonia. Bakthiari ha concluso dicendo che è nostra responsabilità agire secondo il volere dell'Onnipotente, che ci pone davanti una sfida immensa. Ma l'oscurità si può vincere, la luce è davanti a noi se solo riusciamo ad alzare gli occhi per vederla.

Potete vedere il video dell'intervento di Ali a Firenze a:

http://www.youtube.com/watch?v=uprepOc20as


Di lui, di certo non ci dimenticheremo facilmente.

3 commenti:

Frank Galvagno ha detto...

Non ho avuto il piacere di conoscerlo al convegno...
ma da come lo avete descritto, dai filmati e dalle interviste si vede che è un uomo dai grandi valori, uno scienziato di elevata umanità.

Con lui ASPO perde una guida.
Anche se tutto ciò che ha fatto non sarà perso.

Anonimo ha detto...

Sono fra quelli che al convegno di Firenze ha avuto il privilegio di ascoltare il suo intervento, alcuni suoi passaggi mi hanno toccato al punto di ritrovarmi, senza neanche rendermene conto, con le lacrime agli occhi. Quando, durante la pausa, ebbi occasione di scambiare con lui alcune opinioni, mi disse molto serenamente di sapere di essere "al top della lista nera del regime iraniano" ma ciò nonostante non avrebbe mai voluto evitare di lavorare lì per il bene del il Suo Paese. Vorrei qui elogiare il coraggio,la sensibilità e la cultura,....lo stile. Grazie Ali per tutto questo, mi auguro che presto anche il Tuo Paese ti riconosca la dovuta gratitudine.
Giovanni Marocchi

Marco Pagani ha detto...

Ho avutol'onore di ascoltare il prof. Bakhtiari al convegno di Firenze e sono davvero addolorato per la sua scomparsa.
Anch'io mi sono commosso ad ascoltarlo parlare di Dante e del "secolo delle radici".
Spero che un giorno si possa fare un convegno di ASPO a Teheran; allora, anche se forse nessuno sarà in grado di fare un intervento in farsi (mentre Bakhtiari ha parlato in uno splendido italiano), potremo rendere omaggio a un grande iraniano e andremo alla scoperta dle sue radici.