Riceviamo da Patrick il link http://it.youtube.com/watch?v=ILKsr8cDeVc a un video di Eugenio Benetazzo, personaggio abbastanza noto nel web, che si definisce sul suo sito "trader professionista e predicatore finanziario".
Ora, il suo stile può piacere o meno, ma non si può negare che abbia una certa comunicatività; nel contempo, senza utilizzare un gergo tecnicissimo, porta l'attenzione su alcune caratteristiche e implicazioni della curva Peak Oil.
Può sembrare scontato scriverlo qui, ma il Picco del Petrolio non è "di" ASPO. Se ci sono altre persone o associazioni che se ne preoccupano e ne parlano (senza svilirlo o banalizzarlo) è un buon segno. Buona visione.
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6 commenti:
Conosco personalmente Eugenio da 3-4 anni. Ho avuto la possibilità di partecipare ad un paio di sue conferenze. Entrambe interessantissime! Per ovvi motivi di tempo non ha dedicato tutta quell'attenzione che Aspo e Petrolio hanno dedicato al problema del picco di Hubbert. Ma è vero! Ne parla... e soprattutto ne parla senza mezzi termini. Il tutto condito con una analisi finanziaria globale e italiana a 360 gradi che fa letteralmente rabbrividire. Ha scritto un libro: "Duri e puri: aspettando un nuovo 1929". Consiglio a chiunque di leggerlo (costa 11 € per un totale di 159 pag).
Ah dimenticavo... le previsioni finanziarie da lui fatte si sono puntualmente avverate.
Signori... il sipario sta calando!
Prepariamoci al peggio.
Valerio
Valerio, ho visto anche altri video di Benetazzo, mi sembra dica cose interessanti.
Mi permetto solo di esortarti a reagire al pessimismo cieco! E' vero che i modelli e alcune previsioni non lasciano spazio a un futuro da fiaba; ma molto possiamo ancora fare :-)
Grazie,ciao!
Faccio una segnalazione di un interessante video tratto dalla TV svizzera:
La vera storia del biodiesel: come è nato e come è morto il biodiesel in Italia
qui
La fine del petrolio potrebbe arrivare più in fretta del previsto non per mancanza di petrolio ma perchè sarà troppo costoso.
Con il petrolio oltre i 110$ al barile i prezzi dei carburanti tradizionali saranno sensibilmente superiori ai biocarburanti senza accise e nessuno riuscirà ad impedire agli agricoltori a farsi il carburante "in casa" e a vendere in nero il surplus.
Sulla carta venderanno olio di semi ma in realta venderanno biodiesel.
Frank è vero quello che tu dici.
Vorrei però raccontarti una mia esperienza personale che ho avuto al tempo delle superiori (ITIS) e che personalmente ritengo molto istruttiva.
Giorno del compito in classe di fisica!!!!! Tutti (o meglio quasi tutti) preoccupati perchè non erano preparati. Quindi il capoclasse facendosi giustamente portavoce di tutti chiede al professore di rimandare il compito. E il professore (che tra l'altro era bravissimo) se ne è uscito con queste parole: "Ragazzi, sono stato studente anch'io. Credetemi... se non siete pronti oggi non lo sarete nemmeno la prossima volta. Comunque il compito rimandiamolo pure a mercoledi"
Morale della favola: se oggi siamo impreparati ad affrontare i problemi che prossimamente conosceremo, credimi che con la testa che abbiamo anche avendo tutto il tempo che vogliamo ci faremo trovare comunque impreparati! Secondo me questo non è pessimismo cieco. E' realta! Guardati attorno. Quante persone vedi che stanno facendo qualcosa per il post-picco (solo per limitarci al problema energetico)?
Soprattutto sarei curioso di sapere quante persone conoscono il problema del picco di Hubbert...
E' vero molto possiamo fare. Ma in realtà cosa stiamo facendo? Frank non siamo nemmeno capaci di ridurre la richiesta energetica.
Siamo ancora alla fase delle parole. Parole, parole, parole...
Scusami ma da buon veneto devo dire che con le "ciacole no se impasta fritole" (Traduco: con le parole non si fanno i fatti).
Se tutti avessero la testa di un "picchista" probabilmente si inizierebbe a percorrere la giusta strada. Ma diciamocelo onestamente... la gente non pensa al picco ma pensa agli affari suoi, ai regali di natale, all'ultimo telefonino della Nokia, alle ferie! Credimi! Se non cambia in fretta la testa della gente (che determina il vero valore umano di una società) se ne vedranno di tutti i colori. Il vero problema non sta nel tempo a disposizione ma nell'atteggiamento mentale votato al consumismo e al menefreghismo che dilaga sempre più...
Valerio
Caro Valerio, impossibile contraddire questo commento così realista.
Figurati che quando parlo di questi problemi ai miei amici, che pure non sembrano fregarsene, è un muro di gomma, tranne pochissimi casi.
Immaginiamo allora nel caso generale...
Vorrei poterti smentire, ma non posso.
L'unica cosa che mi sento di dire è: continuiamo con serenità a diffondere questi pensieri. Magari sarà poco, pochissimo, ma sempre meglio che niente.
Ciao,
Frank
Caro Frank hai ragione. Dobbiamo parlarne il più possibile. E' un nostro dovere farlo.
Io come progettista di abitazioni a basso consumo ho anche potuto impostare buona parte del mio lavoro secondo criteri votati al risparmio energetico quando di certificazione energetica degli edifici nessuno ne parlava. Sono consapevole che è un goccia nel mare ma questo è quello che ho fatto e soprattutto che ho voluto fare.
Personalmene ho trovato gente intelligente che mi ha ascoltato... ma ho anche trovato gente che mi ha definito pessimista (Classica risposta: vedrai che al momento opportuno tireranno fuori qualcosa che per ora tengono nascosto).
E' vero lo sono pessimista, e non poco. Ma prima di battere ritirata e di ammettere la sconfitta le mie frecce le lancerò tutte. Almeno un giorno se le cose dovessero andar male e qualcuno mi dovesse chiedere:"Ma cosa è successo?" potrò rispondergli guardandolo negli occhi dicendo lui semplicemente: non è successo niente! E' solo arrivato il cameriere a presentarci il conto...
PS: complimenti a tutti voi di Aspo, state facendo (bene) un lavoro importante.
Ciao Valerio
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