mercoledì, febbraio 13, 2008

Abbiamo abbastanza posto per il fotovoltaico?



Ogni tanto, rinasce la famosa leggenda, "ma il fotovoltaico occuperebbe troppo spazio se lo dovessimo utilizzare per sostituire il petrolio."

Bene, guardate la figura qui sopra, da un articolo di Muneer e altri*. Il quadrato tratteggiato che vedete nel mezzo dell'Arabia Saudita, se tappezzato di pannelli fotovoltaici al 20% di efficienza, basterebbe per fornire energia in quantità pari a quelle estrapolate per la produzione mondiale totale di energia elettrica nel 2020. Il 20% di efficienza è perfettamente possibile; già oggi sono in commercio celle con il 18.5% di efficienza. Ma anche se volete rimanere alle efficienze attuali, intorno al 12%, beh, allargate il quadratino in proporzione. Cambia qualcosa?

Il quadratino nero è 1/12 del quadrato tratteggiato. Dodici di quei quadratini, sparpagliati nei deserti, basterebbero per fornire tutta l'energia elettrica necessaria al mondo nel 2020. Nella pratica, dobbiamo pensare a sparpagliare i pannelli per tutto il mondo; non avrebbe senso concentrarli tutti in quel modo. Per fare una cosa del genere ci vorrà molto tempo e molti soldi, ma una cosa è certa: di posto per il fotovoltaico (o altri tipi di collettori solari) ce n'è in abbondanza.


* Muneer, T, Asif, M., Kubie, J, 2003. « Generation and transmission prospects for solar electricity: UK and global markets“ Energy Conversion and Management vol. 44 pp. 35–52



[I commentatori e i lettori che lo desiderano, possono inviare materiale che ritengono interessante per la discussione a franco.galvagno.3@alice.it. Esso potrà essere rielaborato oppure pubblicato tal quale (nel caso di post già pronti), sempre con il riferimento dell'autore/contributore]

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando si dice "una foto vale più di mille parole" o "un esempio vale più di mille parole"... ecco cosa si intende!

Complimenti per il vostro blog è sempre interessantissimo

Anonimo ha detto...

Certe leggende, "sospetto" che facciano comodo a chi non vuole tra i piedi le energie rinnovabili.
Lobby nucleare e del carbone per inciso.
Certo che un mondo libero dai combustibili fossili per la generazione di energia elettrica entro il 2020 sarebbe un obiettivo fantastico, ma ho paura che la realtà dei prossimi anni vedrà il prevalere dei grandi interessi geopolitici sul petrolio e sul gas con annesse guerre per il loro accapparramento.
In definitiva la soluzione tecnologica per "sgonfiare" gli effetti del peak oil(FV + termodinamico ed eolico) l'umanità ce l'avrebbe già bella e pronta.
Però chissà perchè non mi sento ottimista al riguardo...

Paolo B.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che tra le rinnovabili spesso si trascura la geotermia.
Ho letto che la centrale di Larderello attualmente soddisfa i 25% del fabbisogno della Toscana.
E' corretto considerare tali fonti rinnovabili?
Avete letteratura, possibilmente in italiano, da suggerirmi?
Grazie, Mimmo.

Ugo Bardi ha detto...

La geotermia sta andando fortissimo in tutto il mondo. Purtroppo, in Italia siamo un po' fermi. Ci siamo fatti sorpassare da tutti gli altri; come al solito. Ci deve essere qualcosa che non va in questo paese.... Ma forse è solo un'impressione. Tutto va bene, dopotutto i ristoranti sono pieni!

Carlo Stagnaro ha detto...

Peraltro mi pare che la direttiva rinnovabili proposta il 23 gennaio non riconosca i certificati di origine all'energia "vedre" generata fuori Europa. Ancora una volta, ammesso e non concesso che le fonti rinnovabili siano ecologicamente superiori, protezionismo 1 - ambiente 0.

Anonimo ha detto...

Qualcuno sa dirmi quanti mln o mld di euro si dovrebbero investire in italia in FV per renderla energeticamente indipendente dal fossile? Per le spese militari (inutili e improduttive) si spende ogni anno circa 1,5% del PIL (su per giù 25mld), quanto l'equivalente di bombe carri armati mitragliatrici MISSIONI DI PACE servirebbero per farci vivere tutti felici contenti e disinquinati?

Ugo Bardi ha detto...

Beh, quanto ci costerebbe l'indipendenza dai fossili dipende da molti parametri.

Certamente tappezzare i tetti di pannelli fino a pareggiare i conti con la produzione di energia fossile sarebbe tecnicamente fattibile ma, al momento, molto caro. Si tratta invece di pensare a un sistema integrato delle varie fonti rinnovabili accoppiato con una "rete intelligente" e un miglioramento dell'efficienza dell'uso delle fonti stesse. Allora ci potremmo rendere indipendenti dai fossili a costi che ci possiamo permettere.

Uno dei membri di ASPO-Italia sta preparando un piano energetico nazionale dettagliato dove proponiamo una soluzione del genere. Lo presenteremo al nostro convegno di Torino. Il problema è che ben pochi in Italia hanno capito la priorità assoluta che queste cose dovrebbero avere.

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe però tenere conto anche dell'intermittenza della fonte. Tralasciamo il discorso giorno/notte (richiederebbe l'accumulo di energia abbastanza contenuto per un periodo di tempo relativamente breve) secondo me il problema principale sarebbe l'inverno, sarebbe necessario accumulare enormi quantità di energia per lunghi periodi. E non mi risulta sia ancora possibile.

Ugo Bardi ha detto...

Si, certo. Il problema dello stoccaggio a lungo termine esiste, ma è anche vero che esistono tecnologie adatte per risolverlo, per esempio i bacini idroelettrici. E', comunque, un ulteriore costo. Poprio per questo si parla di un sistema che integra diverse tecnologie rinnovabili in modo da minimizzare la necessità di stoccaggio

Anonimo ha detto...

Grazie. In effetti integrando diverse fonti e magari collegando le reti elettriche di diverse nazioni si riuscirebbe ad avere certa continuità .
Sono molto curioso di leggere la vostra proposta di piano energetico nazionale. Speriamo che il messaggio venga almeno in parte recepito dalla politica.

Anonimo ha detto...

Mettere il quadratino in pieno Arabia Saudita !

Un immagine molto provocatoria !

Ciao