mercoledì, dicembre 23, 2009

Il senso perduto del Natale e la frenesia del Consumo


In alcuni canti cristiani del Medio Oriente (cantati in lingua aramaica - assyriaca) si afferma che con l'avvento di Cristo, gli ebrei non hanno più bisogno di sacrificare gli animali sull'altare per chiedere perdono o compiacere al Signore. Infatti si cita che Cristo si sacrificò fisicamente per la salvezza dell'umanità "come un agnello sacrificato sull'altare".

I seguenti link sono relativi a due video presi da you tube, del "Padre Nostro" e dell' "Ave Maria" cantati in lingua aramaica - la lingua di Cristo.

I Vangeli raccontano che Gesù nacque in una specie di stalla in una giornata (o serata poco importa) fredda. Gesù nacque umile, circondato dagli animali (nella storia occidentale si ama parlare di bue e asino, io sarei un po’ scettico sul bue ma anche questo ha poca importanza). Egli stesso, una volta iniziata la sua missione di profeta e portatore di un messaggio divino di Pace e di Speranza, si dichiarò dalla parte dei poveri e umili e attaccò fortemente i commercianti del tempio e i falsi, facendo capire quanto sia difficile (ma non impossibile) conciliare ricchezza e paradiso. In sintesi la nascita e la morte di Cristo non si sono mai abbinate all'uccisione di agnelli, capponi, polli, tacchini; gli unici doni che il Cristo, da neonato, ricevette erano stati offerti da Re venuti dall'Asia.

Ogni anno sia a Natale che a Pasqua (che per noi Cristiani orientali corrisponde ad un secondo Natale), si riparte con la frenesia del consumismo becero; dei regali a tutti i costi, delle cene e dei pranzi abbondanti e nel consumo di quantità incredibili di animali domestici (agnelli, maiali, capponi, tacchini e polli) oltre ovviamente alla distruzione di centinaia o migliaia di abeti, pini ed altri alberi: Oggi sono stato al Supermercato ed ancora non siamo giunti alla vigilia, e sia dentro che fuori c'è la frenesia ... no, la pazzia totale. Ho visto gente comprare di tutto e di più, ho visto persone litigare per la fila alle casse, signore arrabbiate, perché non ci sono più i tacchini belli ... per strada, in macchina, una signora mi aveva quasi speronato perché aveva fretta di fare chissà cosa. Non nego che fare regali e riceverli sia una cosa bella, soprattutto per i nostri bambini, non nego che gli alberi, le luci, i babbi natale attaccati sui balconi e gli addobbi lungo le strade siano una cosa carina ... soprattutto per i bambini. Ma quand'è che la smettiamo con questa pazzia?

Sui giornali parlano di una ripresa nella fiducia dei consumatori cito dalla Repubblica di oggi: "Migliorano le attese dei consumatori, ma non nel Mezzogiorno. Si spera in meglio per la propria situazione personale, ma non per l'economia nazionale. Isae, a dicembre cresce la fiducia. E' ai massimi dal luglio 2002" ... mi sembra che la maggior parte delle persone non ha ancora realizzato la portata della crisi economica-finanziaria che i politici ed i loro fidatissimi portavoce - giornalisti dicono che ormai è stata superata.

(fonte immagine http://italianiscostumati.splinder.com/tag/poverta)

Si è perso il senso della Natività, come si è perso il senso del "Babbo Natale", o di "San Nicola", che non si era dato da fare per i ricchi o bimbi dei ricchi ma per i più poveri, gli ultimi. Il Babbo Natale è ormai una velina in gonna cortissima oppure un ubriacone sulla spiaggia, oppure il famoso calciatore che riceve centinaia di lettere nella sua splendida casa, aiutato dalla bellissima mogliettina per regalare le penne telefoniche. Eppure siamo in Crisi, c'è troppa gente in Cassa Integrazione, non passa un giorno senza la notizia di nuovi scioperi e occupazioni per le aziende che chiudono.

Mentre siamo indaffarati a comprare i regali, o a pensare cosa fare alla vigilia del Natale, il giorno di Natale, a Santo Stefano ecc... ecc...:

- Molte persone a Natale si stanno deprimendo completamente, odiano questa festività, per tanti motivi (psicologici, d'infanzia, povertà, ecc....);

- Molti Paesi sono collassati (ad esempio la Somalia, Haiti), in corso di collasso (ad esempio Nigeria, Etiopia, Afganistan, etc..), molti stanno confermando il loro collasso (come Argentina);

- Il numero di affamati e malnutriti (1 Miliardo di persone secondo la FAO) è in crescita dato che le statistiche ancora non considerano completamente i nuovi poveri americani (Nord e Sud), Europei, e di altri continenti;

- Il numero dei poveri è in continuo incremento e la crisi finanziaria ed economica sta probabilmente nascondendo nuove sorpresa ... vedremo;

- Il prezzo di molte commodities agricole è in crescita, ultimamente si segnala un incremento nel prezzo del tè nero (3,18 dollari al kg nel settembre 2009, rispetto ai 2,38 dollari al kg del 2008, e questo a causa della siccità);

- L'intensificazione delle anomalie climatiche (alla faccia del "Giornale") con tutte le conseguenze che ne stanno risultando; perché questa grande nevicata - gelata, che ci ha colpiti mettendo in KO tutti i sistemi dei trasporti, seguita dopo pochissimi giorni da un rialzo netto delle temperature per l'arrivo dello scirocco, può essere considerata un'anomalia non tanto per il fenomeno in se quanto per la violenza e l'intensità del fenomeno stesso;

- La crisi energetica è in corso, nonostante le solite chiacchiere, i Paesi produttori non intendono incrementare la loro produzione giornaliera (notizie di 2 giorni fa), il prezzo non scende al di sotto dei 70 dollari e comunque anche se scende non è che riesca ad andare al di là di una certa soglia.

- La disoccupazione è diventata di nuovo il problema dei vari governi mentre le banche, finanziarie e grandi società che hanno beneficiato dell'intervento pubblico non hanno cambiato nemmeno di una virgola il loro comportamento e codice etico rispetto al passato, ed insistono nell'applicare politiche ormai dimostratisi inefficienti e dannosissime per le economie dei Paesi. Il sistema sia completamente drogato e questo, forse, fa presupporre una nuova crisi forse ancora peggiore della prima, poiché la prossima volta difficilmente i Governi riusciranno a trovare i soldi necessari per salvare le banche e le finanziarie.

- A Copenhagen, i politici ed i governanti oltre ad aver seppellito per sempre gli accordi di Kyoto hanno fallito clamorosamente nella difesa dell'ambiente e quindi delle economie in generale. Gli aiuti promessi ai Paesi più poveri serviranno davvero a qualcosa? questi miliardi di dollari di cui parlano Obama, Clinton e compagnia esistono d'avvero?

Ancora non ci siamo; i segnali di fumo non sono leggibili da tutti e quindi si crede o si tende a credere che tutto stia andando benissimo, come prima, anzi meglio di prima e allora alla faccia del Cristo e del suo messaggio di umiltà, solidarietà, pace, amore per il "Creato": meglio un Babbo Natale in più magari in gonnella e strafiga oppure muscoloso e macho che regala suonerie, telefonini, che un momento di calma durante il quale - almeno - si tenta di pensare a quello che ci circonda e che non riusciamo a vedere e soprattutto a fare un piccolo gesto verso chi oggi ha bisogno non della carità ma di un aiuto morale.

Approfitto dell'occasione per augurare a tutte e tutti un Buon Natale segno di Pace e Rinnovamento nelle nostre teste e comportamenti.


12 commenti:

Frank Galvagno ha detto...

Toufic, hai davvero citato i veri problemi di oggi, di cui stranamente pochissimi si preoccupano ... e la dissonanza che c'è tra questi, il consumismo e lo spirito originario del Natale ...

Antonello ha detto...

Un miliardo di persone soffre la fame? Mi sa che sono già morti ma nessuno se n'è accorto neanche le statistiche "ufficiali".

Buone Natale.

Anonimo ha detto...

Auguri anche a lei Toufic e a tutti gli Aspisti.

Guardatevi queste foto dell'inverno nevoso, sono bellissime.

Peace and love to all.

Fra ha detto...

....Se questo post l'avessimo trovato su un giornale locale..Per carità, niente da dire : avrebbe incontrato il gusto della maggior parte dei lettori...
Auspicherei invece che ASPO promuovesse concetti come relazioni di quartiere e decrescita, che tracciasse ed elaborasse delle linee culturali che possano per esempio suggerire a chi perde il lavoro di cercarsi un amico, o una famiglia amica e conoscente, con cui coabitare, e magari farsi 200-300 mq di orto, visto che molti dei neodisoccupati potranno ritrovare solo una occupazione part time...Queste sono tematiche da ASPO..Si tratta di cercare di prendere il meglio della vita di 1 secolo fa, come la coabitazione di più nuclei familiari nella grande colonica, riveduto e correto ai nostri tempi in rapida evoluzione...Bisogna anzitutto fornire i mezzi culturali alla gente per adattarsi ai tempi che corrono, non lamentarsi sterilmente e piangere per la fame nel mondo... Qui da noi, se ci si organizza, di fame non muore nessuno, si tratta di dare dignità al lavoro,liberare risorse dall'immobile, il più grosso investimento ed anche rendita degli italiani, e dirigerle alle rinnovabili e recupero del territorio, e, last but not least, un pò di equità fra generazioni, grazie: basta col welfare iniquo ed insostenibile.

Fra ha detto...

...Piccola appendice: in un epoca di risorse decrescenti, bisogna spostare risorse da chi ha già avuto, ed anche troppo, all'insieme della comunità, dell'ambiente e di tutte le generazioni.

Stefano Marocco ha detto...

Ma cos`e 'sto spirito del natale? e perche', ammesso che riguardi la sobrieta', la carita', etc, dobbiamo evocarlo solo a Natale? Se i bidoni della munnezza strapieni dopo le feste ne rappresentano l'effetto, tanto vale abolirlo, cosi' facciamo meno danni. Anzi, che dico, i bidoni pieni, come il traffico intasato, rappresentano il nostro benessere... quindi tanti auguri

Noel ha detto...

Ho sempre odiato i festeggiamenti natalizi con tutta la loro abbondanza e falsità, molti anni prima che scoprissi il "picco" e la crisi energetica.
Probabilmente sono un sensitivo :-)

Buone vacanze a tutti voi di ASPO

Unknown ha detto...

E' ovvio che dell problematiche esposte nel mio articolo dobbiamo pensarci sempre e parlarne a prescindere dal Natale; ma per chi ha fede come me il senso o spirito del Natale è un momento durante il quale ci si ferma per guardarci intorno e cercare di capire che non siamo soli e che altrove non tutto è rose e fiori. Io il mio spirito del Natale l'ho vissuto ieri andando a visitare un campo rom, parlare con loro, ascoltare i loro problemi e capire quanto io sia impotente per aiutarli e quanto chi può farlo (le amministrazioni pubbliche, che hanno un certo peso) non siano capaci o non vogliano farlo. Lo spirito del natale non è il solito mangiare e bere di sempre o gli auguri ed i regali che comunque facciamo durante l'anno senza Natale ma per vari motivi. Per quanto mi riguarda i bidoni della monnezza sono anche strapieni sia prima che dopo il natale e di questo ne abbiamo parlato tanto ed io me ne sono stufato. Abolire il natale non farà diminuire la monnezza della nostra società consumista e sprecona.
Per quanto riguarda il ruolo di ASPO, beh abbiamo dato carta bianca e libertà a tutti i soci per fare azioni di divulgazione, sensibilizzazione, informazione a tutti i livelli, dal quartiere al parlamento. I nostri blog, sito, comunicati stampa, partecipazione a dibatti istituzionali, educativi, di quartiere (due settimane fa ne abbiamo fatto uno presso l'SMS di Firenze Peretola con tutta gente del quartiere, sono di per se un impegno grosso di ASPO. Per quanto riguarda decrescita e tutto il resto ci sono sia associazioni che soci ASPO che se occupano.
Scusatemi non vedo dov'è il problema se in momento di frenesia qualche richiamo alla moderazione viene fatto

Mia ha detto...

Occasione comunque anche questa festività di introdurre altra energia, di creare nel piccolo, nel proprio tessuto quello che PUO essere una festa che dice di essere all' insegna dell' amore.
Credo nella logica di Hahnemann e che anche dosaggi "non misurabili" o come le ha definite lui omeopatici, cambiano, re-definiscono ....non sappiamo mai... importante iniettare queste scintille di luce, di mente rinnovata, di cuore partecipe.

Buone Feste in questo senso a Tutti!

Stefano Marocco ha detto...

Non voglio che venga frainteso quello che voglio dire. Ben vengano, credenti o no le persone che si prodigano per aiutare il prossimo. Il mio e` un senso di sconforto, di frustrazione, sono pessimista sul fatto che riusciremo a cambiare per nostra volonta` il modo di vivere, non credo che riusciremo senza traumi a modellare la societa' sui principi della decrescita, della sobrieta. Cerco di guardarmi intorno tutti i giorni, Natale e le feste in genere non mi dicono niente, e purtroppo vedo ignoranza, menefreghismo, sopraffazione del piu debole un po' ovunque, dalla strada al luogo di lavoro, ma il fatto che piu' mi rattrista e' di far parte, di contribuire al mantenimento di questa societa' e questo sistema economico cosi' spietati.

Unknown ha detto...

Caro Stefano, sfortunatamente quelli che tu descrivi sono quelli che appaiono per primi alla nostra vista; fortunatamente di persone buone e generose il mondo è pieno ma non si vedono.

L'importante è che ogni persona di buona volontà faccia il suo ... la casa si costruisce mattone dopo mattone e così anche la coscienza e la conoscenza per un mondo più razionale e giusto. Forse non ce la faremo a vedere un mondo cosi, perché ci vuole tanto tempo. Io continuo a sperare, almeno questa notte. :-)

Ti auguro tanta serenità

Toufic

stefano ha detto...

c'è tanto vuoto..ma c'è anche tanta speranza e tanta gente valida..
buon Natale!
@Pippolillo..splendide foto..e grossa delusione per lo scirocco seguente :(..almeno in italia..