mercoledì, ottobre 22, 2008

ASPO-VII a Barcellona - 3

Alla mia presentazione a Barcellona, ho fatto vedere questa foto presa nella Placa de Catalunya il giorno prima. Questo signore, evidentemente, ha trovato un modo creativo per riciclare l'alluminio. Pochi mesi prima, faceva il banchiere da Lehman Brothers.



Qualche nota sparsa da ASPO-VII. Un po' come si fa per le olimpiadi, possiamo parlare della presenza italiana al convegno; che è stata abbastanza massiva. Vi ho già raccontato delle presentazioni di Luca Barillaro e di Mario Giampietro. La mia è stata Lunedi' pomeriggio ed è stata sulle riserve minerali mondiali, il lavoro che ho fatto in collaborazione con Marco Pagani e che è pubblicato in gran parte su The Oil Drum. Non è stato facile condensare tutta la questione del futuro delle risorse minerali in venti minuti, ma mi sembra di esserci riuscito. Mi sembra anche che la gente abbia capito cosa ho detto a giudicare dal numero di richieste di contatti e di biglietti da visita che ho avuto dopo aver parlato. Ma, ancora, se per caso organizzate una conferenza nel futuro, ricordatevi che gli speakers hanno bisogno di almeno mezz'ora, possibilmente 45 minuti, per sviluppare un tema seriamente. Con venti minuti, non si fa un favore ne a loro ne all'udienza.

Altre note sparse. di ASPO-Italia erano presenti, oltre a me, Giovanni Marocchi, uno dei fondatori di ASPO-Italia, e Flavia Petrimpol, il nostro membro più nordico (sta a Lugano). Notevole anche la presenza dei ragazzi di "The Oil Drum" che rappresentavano anche ASPO-UK e ASPO-Netherlands.

L'anno prossimo il convegno ASPO si farà molto probabilmente a Denver, USA, insieme al convegno di ASPO-USA. La cosa non mi trova molto daccordo in linea di principio; in un certo senso è una sconfitta per l'anima "Europea" di ASPO. Ma, visto come è andata quest'anno, non c'erano molte alternative.

Credo comunque che dobbiamo cominciare a pensare a nuovi metodi di comunicazione. Io uno l'ho pensato e l'ho proposto: un "joint meeting" informale di ASPO e TOD da farsi a casa di Jean Laherrere nella Francia centrale. Il formato potrebbe essere tipo "bar camp". L'idea è ancora embrionale, ma tutti quelli a cui l'ho detto mi sono parsi entusiasti. Ne riparleremo

7 commenti:

Vernetto ha detto...

al massimo sara' stato un impiegato di banca... i BANCHIERI se ne stanno tutti ad Acapulco a godersi i soldi rubati ai contribuenti grazie ai bailouts :o) ...

Anonimo ha detto...

Da notare come il crollo del petrolio ha fatto piazza pulita dei commentatori sul blog!
Quando si parla del mercato, della finanza, criticandoli eccessivamente....poi si scopre che proprio chi è intento a fare questa battaglia è il primo direttamente coinvolto.
La verità, come disse qualcuno, sta nel mezzo

Anonimo ha detto...

Carlo De Benedetti dichiara: della crisi, non abbiamo ancora visto nulla, gli effetti devastanti dovranno arrivare!
Di questo passo, quindi, il petrolio rischia di riportarsi sui 15-20 $ al barile, con buona pace delle rinnovabili che sarebbero al più presto sottoposte al taglio totale degli incentivi

Anonimo ha detto...

Il prezzo del petrolio dovrebbe posizionarsi sui 45 dollari al barile nel 2009. E' questa la stima "azzardata" oggi dalla banca centrale della Libia. Mentre per il 2008 la sua previsione è che il greggio rimanga attorno ai 65 dollari.

Anonimo ha detto...

Io aspetterei il 5 novembre, a parlare.
E non mi pare che i commentatori siano spariti.

cristiano ha detto...

Fate una bella sessione in Open Space Technology, se la funzione "informativa" di ASPO è finita (visto che il picco è già qui) forse sarebbe interessante passare a una "propositiva" e dopo aver passato tutti questi anni a studiare questi temi, chissà quante idee latenti da fare emergere ci sono nelle vostre teste...

Ugo Bardi ha detto...

Anzi, ho levato "coscienziosamente" e ho messo "cautamente" che mi sembra un termine più adeguato a quello che volevo dire.