venerdì, ottobre 31, 2008

ENEL, ENI, Scaroni, Conti e il sequestro dell’anidride carbonica: un bidone annunciato.



created by Antonio Zecca
[Dipartimento di Fisica, Università di Trento]


Io non sono molto intelligente, ma quando mi trattano da super-idiota mi irrito.

La CCS (Carbon Capture and Sequestration) è una sola delle decine di "contromisure" proposte negli ultimi 10 anni (dalle multinazionali dell' energia - tramite loro "esperti") per convincerci a consumare ancora petrolio e soprattutto carbone come idioti e in modo inefficiente. Anche chi propone la CCS riconosce ormai che bisogna fare qualcosa per rallentare il riscaldamento globale.

Si può fare "mitigazione" oppure attuare "contromisure". Mitigazione è ciò che è stato proposto dal mondo scientifico: ridurre le emissioni di CO2 rendendo più efficienti gli inefficientissimi processi in cui bruciamo i fossili.

Contromisure è un termine che in italiano si traduce "nascondere l' immondizia sotto il tappeto". Si tratta cioè di trovare un modo per continuare a bruciare i fossili come scemi scaldando di meno il pianeta, è sottinteso: così accontentiamo sia quelli preoccupati per i danni del clima che quelli che vendono combustibili fossili. In verità ai primi si darebbe solo un contentino miserevole e lo dimostreremo più avanti. La CCS è una contromisura.

Occhio!! le contromisure non contentano neanche un poco i "picchisti"; anzi, chi parla di contromisure se ne frega allegramente se tuo nipote non avrà di che scaldarsi. Il picco non esiste per Scaroni e co. E' bene dare una idea sulle contromisure citandone un' altra a caso (non la più fantasiosa!).

E' stato proposto di coprire un decimo delle superfici oceaniche con lastre di polistirolo che, essendo bianche, rifletterebbero i raggi del sole. Se vi state chiedendo che cosa succederebbe a onde, correnti marine, supercorrente oceanica, siete dei retrogradi che non vedono il luminoso sole della crescita economica infinita. Se vi domandate cosa succederebbe dopo dieci anni quando il polistirolo si sbriciola, siete retrogradi. Se poi vi domandate quali pesci mangeremmo........

La CCS è sicuramente la più seria delle contromisure proposte. Due conti da scuole elementari (Scaroni e Conti sono convinti che noi non abbiamo fatto le elementari e, come ho detto, questo mi irrita).

non è possibile sequestrare la CO2 emessa dalle auto

non è possibile sequestrare la CO2 dalla piccola -media industria

non è possibile sequestrare CO2 dagli impianti di riscaldamento
RIMANE la CO2 emessa dai grandi impianti tipo centrali elettriche (diciamo meno del 15% del totale)

è stato proposto di immagazzinare la CO2 sequestrata

4a) nei fondali oceanici: se andate sotto i 3000 metri la pressione è così alta e la temperatura così bassa da trattenere la CO2 come liquido sul fondo. Non si conosce a sufficienza la termodinamica del processo, per cui non si sa dire se a tempi lunghissimi (vogliamo immagazzinare per almeno 2000 anni, altrimenti sarebbe un regalo mortale per i posteri) la CO2 non ritornerebbe lentamente in atmosfera.

4b) non ci sono fondali così profondi nel Mediterraneo, salvo tre (relativamente piccole) zone nel Tirreno, tra Sicilia e Grecia e sotto Creta.
4c) oppure in pozzi di petrolio/gas ormai svuotati. Anche qui bisognerebbe essere sicuri che poi la CO2 rimane imprigionata per almeno 2000 anni e questo non è garantito da nessuno.

Chi era nella prospezione petrolifera sa già di pozzi petroliferi che si sono aperti a causa dei movimenti tettonici e che stanno perdendo il petrolio (uno mi sembra che sia dalle parti delle Tremiti).

si può immagazzinare solo se avete a portata di mano pozzi esauriti o oceani.

quindi la CCS è adatta solo in poche regioni del mondo a meno di prevedere lunghi trasporti dal sito di produzione a quello di immagazzinamento.

conclusione quantitativa: se mettiamo in conto perdite termodinamiche e altre forse si potrebbe sequestrare il 2 o 3 % della CO2 emessa. Se si tiene conto dell’ aumento delle emissioni necessario per le operazioni di cattura, trasporto e immagazzinamento, si scende a 1 o 2%. onfronto: in Italia un serio programma di efficienza energetica ci porterebbe entro pochi anni a ridurre le emissioni di un 20%; ridurre le importazioni di petrolio del 20%; ridurre la nostra dipendenza dall' estero di quasi il 20%.

Il trasporto si può fare con gasdotti ad alta pressione; ma esiste anche la soluzione demenziale: liquefare la CO2, caricarla su autobotti e poi comprimerla nel pozzo. ENI e ENEL hanno scelto la soluzione demenziale.

è demenziale perchè il trasporto con gasdotti è costoso e aumenta il prezzo del kWh, ma quello con autobotti è costosissimo. Le autobotti dovrebbero essere ad alto isolamento termico come quelle utilizzate per l'azoto liquido - non è la stessa cosa che trasportare vino. Una stima conservativa dice che il costo (non so il prezzo all'utente) del kWh prodotto a Brindisi e immagazzinato a Cortemaggiore-Piacenza sarebbe tra due e quattro volte maggiore del costo attuale .

10°
se state pensando all' inquinamento prodotto dai camion siete degli sporchi ambientalisti.

11° anche con la soluzione del gasdotto bisogna calcolare il costo della cattura di CO2, della compressione, del trasporto (cresce con la distanza) della ulteriore compressione per iniettare nel pozzo di deposito. Facile arrivare a un costo doppio di quello attuale. In qualsiasi futuro la CCS è una tecnica che aumenta i costi e aumenta i consumi di fossili e riduce solo in maniera marginale le emissioni. Le incognite sul comportamento della CO2 immagazzinata per 2000 anni sono enormi.

Conclusione: non si capisce perchè vogliono rifilare quest' altra bidonata agli Italiani.

Commento: ritengo che i tecnici ENI + ENEL sappiano fare questi conti e che li abbiano fatti.

Allora esistono due sole spiegazioni: La prima é che Scaroni e Conti vogliano rifilare il bidone all'Europa, cuccare un consistente finanziamento per fare sperimentazione pur avendo la consapevolezza che il risultato sarà negativo al 90%. La seconda è che l'annuncio dell'operazione CCS sia stato principalmente funzionale al tentativo irresponsabile e trogloditico di boicottaggio del piano Europeo 20/20/20 di riduzione delle emissioni fatto dal sig. Berlusconi.

Se qualcuno sa o immagina le vere ragioni per cui il signor Berlusconi ha detto di voler sabotare il piano 20/20/20, per favore me lo faccia sapere.


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho una laurea in Fisica e nemmeno in Biologia.
Non sono un super-mega-manager di quelli citati nell'articolo e pertanto la mia parola non conta nulla.
Però sempre alle scuole elementari, a me avevano insegnato che gli alberi si "mangiano" la CO2 e la "trasformano" in ossigeno.

Ma se la cosa è ancora valida, non sarebbe più semplice piantare alberi per sequestrare la CO2 invece che fare progetti costosissimi dal dubbio risultato? Gli alberi catturerebbero tutta la CO2 presente in ambiente senza distinzione di punto di emissione.

Certo, poi è indispensabile ridurre le emissioni di CO2 ma quando dici questa cosa sei tacciato come un vecchio comunista-retrogrado-contro la crescita-con la crisi economica non possiamo permettercelo.

Vado un attimo O.T. ma pensate che la TETRAPACK, multinazionale che conoscete bene, sta spacciando il suo materiale poliaccoppiato come ECOLOGICO. Avrebbe trovato un modo per riciclarlo. Recuperano il 75% della carta e il resto diventa un nuovo materiale denominato Ecoallene. Non c'è limite alla faccia tosta.

Nonostante tutto, buon Halloween :-)

Anonimo ha detto...

sono così schifato da quanto ho letto che non so nemmeno cosa commentare.
Come al solito ci sarà da pagare di più per nulla, anzi per aiutare a peggiorare le cose.

Fr@ncesco

Anonimo ha detto...

E' tutto marketing. Queste soluzioni vengono strombazzate al tg, 30 secondi e qualche disegnino e.. voilà ecco la soluzione! cosa vogliono questi ambientalisti! Poi giù un altro servizio demenziale: anticipiamo i saldi così la gente consuma prima e salva l'economia. Consumo! è questa la parola d'ordine, il resto non conta non interessa non esiste. BAU BAU Che male che ci faremo... che male!

Anonimo ha detto...

Che belle idee.
Non so più se ci sono o se ci fanno...

Però da domani mi porterò una bombola del gas per recuperare le eventuali puzzette che potrei fare durante la giornata...

Gianni Comoretto ha detto...

@pippolillo
Piantar alberi e' una buona idea, ma gli alberi devono essere nuovi. Cioe' devi riforestare. L'albero che cresce al posto di quello vecchio non funziona per riciclare CO2, perché quello vecchio lo bruci, o lo mangi, o lo mangiano i batteri. Reimmettendo la CO2 in circolo.

Insomma, una buona idea in generale (anche se sottrai terreno coltivabile), ma non è abbastanza.

Per controbilanciare la CO2 che viene prodotta da una mininera di carbone devi fare una foresta stile appunto quelle del carbonifero, e seppellirla sottoterra, al ritmo a cui estrai il carbone. Non e' banale....

Frank Galvagno ha detto...

Come dice Gianni, l'unico vero "fissatore di CO2" è la biosfera. Cioè. lasciando alle foreste e agli oceani il compito di sottrarre la CO2 dall'atmosfera. Per far questo ci vorrebbe un mezzo secolo a essere ottimisti, in effetti è comunque molto dura che le foreste possano competere a colpi di decenni con i bacini del carbonifero a colpi di milioni di anni.

Queste tecnologie di liquefazione e spostamento di CO2, come ci dice Anotonio, sono perfettamente inutili in quanto antitermodinamiche. Dobbiamo spendere energia in infrastrutture e compressione che sono al di fuori di ogni EROEI e legge divina :-(

Frank Galvagno ha detto...

Aggiungo: questo bidone è della stessa forza degli inceneritori, che con orrore sono stati inseriti nel programma CIP6 di cui Ministeri e ENEL sono complici da una quindicina di anni.
Stessa irrobustezza termodinamica

Ancora una volta si cerca un sostegno psicologico a un business economico (di pochi). I rifiuti sono tanti, danno fastidio, cosa fare di meglio che bruciarli, recuperando anche energia? Come siamo bravi.

Allo stesso modo, "imboscare" la CO2 sottoterra o altrove risulta ai conti antitermodinamico, ma superficialmente molto vendibile a un "pubblico pagante" che è in apprensione per questa benedetta CO2 e vorrebbe UNA SOLUZIONE (naturalmente, senza cambiare il propriostile di vita)

Le risposte intuitive, "a sensazione", che prescindono dai meccanismi sono molto spesso quelle che danno inferiori possibilità di successo.
Esempio di una scuola di surviving: se ci si trova persi in un deserto, in condizioni ambientali ostili e con pochi viveri, è assolutamente controproducente mettersi a vagare alla ricerca di aiuto. Le possibilità di salvarsi aumentano molto se si STA FERMI, e si costruisce un riparo di fortuna, meglio se riflettente (sia per il caldo, che per essere avvistati)

Anonimo ha detto...

Grazie per questo articolo interessante.
Avete mai notato alla convention ed ai vari raduni dei democratici (si, avete letto bene) degli entusiasti sostenitori con la maglietta con la scritta "Clean Coal"? Decisamente un ossimoro, non trovate?
Una vera e propria campagna di marketing, sostenuta tra l'altro da Peabody Energy ed altre compagnie minerarie, che si appoggia su questa illusoria prospettiva del sequestro della CO2. Trovate un articolo interessante a riguardo su Yale Eviroment 360 (un sito che vi consiglio!):

http://e360.yale.edu/content/feature.msp?id=2014

Personalmente resto comunque del parere che valga la pena di proseguere la ricerca su tali applicazioni e di promuovere lo sviluppo di impianti sperimentali come quello recente in Germania.

Paolo Marani ha detto...

Fare il sequestro della CO2 è come fare il sequestro dell'immondizia.
Serve a creare nuova immondizia.

No al carbone Alto Lazio ha detto...

CCS sono solo una scusa per continuare a inquinare come e più di quanto abbiamo già fatto. Per una centrale a carbone da 2 gigawatt si potrebbero ad esempio spendere un paio di miliardi di euro per sequestrare la Co2 prodotta da 500 megawatt, e di conseguenza dire che il carbone è pulito.

Chi paga? Noi!
Ammettendo per assurdo che sia possibile e non pericoloso, in futuro (oggi non lo è)