Negli ultimi tempi la crisi delle borse ha messo in crisi tutto il sistema di riciclaggio causando il crollo dei prezzi delle materie prime. Il rame era arrivato a costare 5.5 euro al kg in Luglio, oggi (come vedete sopra) è crollato a meno di 3 Euro al Kg. Praticamente si è dimezzato. Un andamento simile si vede per tutte le altre materie prime.
Questo mette in crisi l'industria del riciclaggio? Si, certo, ma non di più di quanto non siano in crisi tutte le altre industrie. La crisi generalizzata riduce la domanda di materie prime di tutti i tipi. Però va detto anche mette anche in gioco forze economiche nuove: chi ha perso il lavoro e non riesce più ad arrivare a fine mese si trova molto di più necessità di trovare nuove fonti di guadagno. Incassando qualcosa dai propri rifiuti, per esempio con il "porta e incassa" un metodo di riciclaggio dei rifiuti in cui la gente porta direttamente i propri rifiuti separati a un punto di raccolta e incassa il corrispettivo in danaro.
Anche a livello di società in generale, diventa importantissimo rivitalizzare il sistema industriale fornendogli materie prime. Ricordiamoci che i prezzi ci sembrano bassi perché sono diminuiti, ma non sono "bassi" in termini assoluti. Guardate questi dati storici sul rame (da infomine.com)
Qui, i valori sono in dollari per libbra, convertendo il valore attuale del rame a 2.8 Euro/kg corrisponde a 3.6 dollari/kg, ovvero circa 1.8 dollari/libbra. Siamo scesi rispetto ai massimi storici della metà del 2008, ma siamo ancora su livelli molto superiori rispetto a quella che era stata la media negli ultimi anni. E non aspettatevi che rimangano così "bassi" per sempre. In sostanza, non è finita l'era del riciclaggio delle materie prime. E' finita l'era delle materie prime a buon mercato.
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Nota: parlando del "porta e incassa", quanto si può incassare oggi da una bottiglia di PET? Beh, diciamo che pesa intorno ai 30 grammi. Per fare un kg, ce ne vogliono almeno 30. Ammesso che uno sia pagato al prezzo del mercato internazionale per il polietilene (non dovrebbe essere molto diverso da quello del PET), da 1 kg si ricavano circa 0.67 Eur. Per fare un euro ci vogliono circa un kg e mezzo di bottiglie. Come ho detto più volte, nessuno diventa ricco con i rifiuti quando sono pagati a prezzo di mercato.
6 commenti:
Come ha scritto Debora Billi sul suo blog, ora che il petrolio è a meno di 60$ molta gente è contenta e tranquilla. A breve arriveranno anche le diminuzioni sulle bollette.
I prezzi sono un aspetto necessario della merceologia, tuttavia usarli come unica variabile per studiare la dinamica dei sistemi può far prendere fischi per fiaschi.
Il 2009 sarà un anno estremamente duro in termini di perdita di occupazione nella grande industria.
Ho trovato un sistema migliore di guadagnare... 50 bottiglie di PET NON comprate... almeno 20 euro, contro 1 euro di Bardi!
Se poi la Prestigiacomo non avesse dato il via al deposito di scorie nucleari "definitivamente provvisorio" sopra i pozzi del mio acquedotto, sarei anche più contento.
JAS
Il petrolio adesso è a 52 dollari/barile, praticamente non lo vuole più nessuno. E' proprio la fine di un era.
Veramente il petrolio sta toccando prezzi SOTTO i 50 ADESSO.
Questo, a dimostrazione che la componente speculativa presente a 150 $ era predominante.
Se la ripresa economica prima o poi arriverà, il petrolio avrà quotazioni magari più alte, ma difficilmente tornerà a valori visti, se non in un arco di tempo lunghissimo....20 anni?
Pensiamo ai contratti truffa stipulati da Enel e dalle altre compagnie, con l'offerta di 2 anni d'energia bloccata........
L'energia dovrà calare sensibilmente nei prossimi mesi!
Stanno calando invece vertiginosamente i prezzi del fotovoltaico
@anonimo: il prezzo basso del petrolio non significa che c'è poca richiesta o che è la fine di un era: la bolla speculativa di luglio al rialzo non ci ha insegnato nulla?????
paolomot
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