martedì, agosto 05, 2008

Il negoziante e il professore


IL NEGOZIANTE E IL PROFESSORE

Questo dialogo si è svolto a casa mia. E' riferito a memoria ma è tutto vero.


Il negoziante: "Mi scusi, professore, se la disturbo...."
Io: "Ma le pare; è un piacere."
N. "Sa, oggi l'ho vista in televisione."
I. "Eh... ogni tanto, in effetti, mi capita che mi intervistano...."
N. "E non è la prima volta. La seguo sempre. "
I. "Beh, grazie."
N. "Così mi sono permesso di venire a casa sua...:"
I. "Ha fatto bene. Sono tanti anni che ci conosciamo"
N. "Per farle una domanda."
I. "Mi dica."
N. "Senta, professore, mi hanno fatto un preventivo per i pannelli. Quelli voltaici..."
I. "Pannelli fotovoltaici? Interessante"
N. "Per tre cosi.."
I "Tre kilowatt...?"
N. "Si, kilowatt. Il preventivo mi sembra ragionevole; ho chiesto a diverse persone"
I. "Beh, si, i prezzi sono abbastanza standard"
N. "Senta, le volevo chiedere. Secondo lei, ne vale la pena?"
I. "Mah... certamente si. Io, perlomeno, li ho messi sul mio tetto"
N. "Dice che dopo un po' non funzionano più"
I. "No, quella è una leggenda."
N. "C'è anche chi mi ha detto che non conviene."
I. "C'è chi dice così, in effetti."
N. "Ma perché dicono così?"
I. "Beh, vede, per parlare di convenienza bisogna ragionare in termini di ammortamento."
N. "....."
I. "L'ammortamento, si. E' una cosa che si applica ai beni detti a fecondità ripetuta...."
N. "...."
I. "Tenendo conto del tasso di inflazione sul periodo di vita del bene..."
N. "Professore...."
I. "Si?"
N. "Le volevo chiedere una cosa."
I. "Mi dica."
N. "L'hanno pagato per l'energia che ha prodotto?"
I. "Si. mi hanno pagato"
N. "Per la cifra che hanno detto?"
I. "Si."
N. "Sa, professore, a me interessava questo. Ho fatto un po' di conti. E' una vita che lavoro, qualche soldo l'ho messo da parte. E sono tutti nelle banche. E ci ho già rimesso un sacco di soldi e quelli continuano a dirmi che l'economia migliorerà. E invece va sempre peggio"
I. "In effetti"
N. "Allora, questi cosi, questi voltaici, durano venticinque anni, mi dicono.
I. "E' vero. Durano anche di più"
N. "E per venticinque anni questi pannelli continuano a produrre. Ora, sono tanti anni che lavor e ho visto che quando uno ha qualcosa da vendere, qualcosa che serve, allora non farà mai la fame. E questi pannelli producono elettricità. Sa, questa è la mia pensione, non le pare? Non le sembra meglio che tenere i soldi nelle banche?"
I. "Eh, si....."
N. "Non ha ragionato così anche lei, per caso?"
I. "Infatti...."
N. "Ma, mi diceva di questo ammortamento.....?"
I. "Non importa."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello. Una lezione su cosa e come dobbiamo comunicare il ritorno privato (non solo globale) di investimenti nelle fonti rinnovabili. Se non troviamo le chiavi per spiegare l'interesse diretto, immediato e locale, non bastano le previsioni degli effetti futuri del picco a fare cambiare atteggiamenti e attitudini.

Unknown ha detto...

Commovente.

Vorrei aggiungere: aldilà di tutto, il fotovoltaico distribuito (con i cugini mini-eolico e mini-idroelettrico) portano con sè un aspetto psicologico importantissimo: la tangibilità.

Si sa cosa sta facendo il proprio investimento, si sa che si sta producendo un bene fondamentale senza in alcun modo danneggiare il mondo attorno, si vede il contatore girare.

Non sono dettagli, questi: è la differenza tra *vivere* e sopravvivere.