martedì, ottobre 30, 2007

Utopia di un sognatore naif


Girando per Firenze, questa mattina, e osservando come la Città era bloccata ed intasata dal traffico, dai vari cantieri, dalla nevrosi quotidiana, mi sono posto le solite domande retoriche: E' possibile che la gente sia così masochista? Come mai gli amministratori cosidetti progressisti sono cosi incapaci di non rendersi conto che siamo prossimi al collasso?
Non ho badato più di tanto alla ricerca della risposta o delle risposte, però mi sono detto "chi ha una bicicletta dovrebbe conservarla; chi ne ha più di una non la deve ne cedere ne vendere". Tra non molti anni (o forse molto meno?) questo mezzo così primitivo sarà oppure diventerà un prodotto molto ricercato.
Continuando a ragionare, mi sono tornati in mente tutte le soluzioni e le tecnologie proposte in questi ultimi anni. Mi sono reso conto che da queste una soluzione è fattibile anche da subito a condizione che nessuna venga considerata "La Soluzione" ma che vengano tutte integrate in un unico progetto. Queste soluzioni potrebbero rendere la vita di Firenze, più semplice, pulita, quasi senza rumori molesti, senza smog ed inquinamento (senza quindi blocchi del traffico e domeniche ecologiche). Firenze potrebbe diventare la vera Città dove quotidianità, turismo, arte e MODERNITA' (parola molto cara agli amministratori progressisti) possono convivere insieme.
Ho pensato all'integrazione di queste tecnologie/soluzioni:
- Biciclette convenzionali ed elettriche (l'investimento dell'Amministrazione si concentrerebbe sullo sviluppo di una vera rete di piste ciclabili rispetto a quella quasi non esistente in Città)
- Motorini elettrici
- Macchine elettriche (mono, biposti, quadriposti)
- Bus elettrici (come quello messo a disposizione di ASPO-5 a San Rossore)
In questi ultimi tre casi l'investimento sta nel diffondere le pensiline fotovoltaiche, e comunque i caricatori alimentati con pannelli fotovoltaici)
- Palazzi coperti dai tradizionali pannelli solari termici
- O in alternativa (e prima o poi saranno convenienti) i palazzi condominiali, gli ospedali, gli edifici pubblici, coperti di collettori parabolici solari (o con nuove tecnologie di solar cooling) per raffreddare d'estate e riscaldare d'inverno.
- Consentire la diffusione del retrofit delle auto come quella di Pietro Cambi (quanto si riparmierebbe in termini economici ed ambientali sulla non rottamazione, ecc... ecc...)
- e cosi via ....

Dato che questi pensieri mi venivano durante l'ora di punta, quando mamme, babbi, nonni accompagnavano i loro figli(e) a scuola e poi se ne tornavano a casa o al lavoro, congestionando e rimanendo congestionati dal traffico cittadino, mi sono chiesto perché la maggior parte degli studenti non vanno a scuola usando un servizio di autobus? Anzi quanto costerebbe all'amministrazione comunale, provincile e/o regionale acquistare un numero di pullman elettrici pari o un meno del numero delle scuole di Firenze e bloccare o impedire del tutto ai genitori di muoversi con le loro auto? quanto risparmierebbero questi genitori di benzina, stress, e investirebbero nella salute loro e dei loro piccoli (e di quella degli altri) ...

Insomma la mia riflessione base era: se l'amministratore è un politico e di norma capisce ben poco di tecnologie oppure è poco informato (tutti eufemismi) ma a tutti questi ingegneri, architetti, geometri, ecc.... che hanno progettato o progettano soluzioni per il trasporto cittadino .... cosa hanno insegnato durante il periodo universitario???

Comunque poi mi sono ripreso dai miei pensieri e mi sono reso conto: E' soltanto un utopia....

3 commenti:

Ugo Bardi ha detto...

Pensavo esattamente le stesse cose, stamattina. Ma se abbiamo ridotto i consumi di petrolio del 15% negli ultimi anni, comì+ che c'è ancoa tutto questo traffico?

Frank Galvagno ha detto...

La scorsa settimana a Savigliano (CN) pioveva e ho notato che per tre giorni consecutivi il traffico era quasi diviso per 2.

Questo potrebbe significare che nelle città medio-piccole (20.000 abitanti) si prende l'auto senza un reale bisogno; basta una condizione meteo avversa (nebbia, pioggia) per far desistere.

Nella grande città (Firenze, Torino) immagino ci sia l'effetto opposto "prendo la macchina perchè fa brutto" e il congestionamento picca.

Andando avanti così, a far desistere se ne occuperà direttamente il prezzo alla pompa

Anonimo ha detto...

".... cosa hanno insegnato durante il periodo universitario???"
Niente perchè erano bloccati dall'ingorgo.
MAssimo