mercoledì, ottobre 17, 2007

Il gioco di Achille e della tartaruga


A volte, i picchisti sono accusati di giocare al gioco di Achille e della tartaruga con le loro predizioni sulla data del picco. Vi ricordate il paradosso di Zenone? Per quanto Achille corra veloce, non riuscirà mai a raggiungere la tartaruga perché nel tempo che impiega per coprire la distanza che li separa, la tartaruga avrà comunque fatto un passetto in avanti. Così, c'è chi dice che i picchisti spostano continuamente in avanti la data del picco che, in realtà, non arriva mai.

Uno dei principali sostenitori di questa idea è Mychael Lynch, autore americano che si è fatto una discreta fama di critico della teoria del picco del petrolio. In effetti, si è costruito un'intera carriera criticando una sola persona: Colin Campbell, fondatore e presidente onorario dell'Associazione per lo Studio del Picco del petrolio (ASPO). Secondo Lynch, Campbell sposterebbe la data del picco via via che il picco si avvicina, in modo da non raggiungerlo mai - proprio come nella storia di Achille e della tartaruga.

Ma è vero questo? In realtà, le accuse di Lynch non stanno in piedi se andiamo a esaminarle nei dettagli. Le possiamo trovare condensate in un articolo del 1998 di Lynch intitolato "Gridare al Lupo". Già il titolo è scelto male se Lynch vuol dire che Campbell ha torto; si è dimenticato che, nella storia, alla fine il lupo arriva davvero! Ma, a parte questo su cosa si reggono le accuse di Lynch?

Lynch comincia subito male presentando una predizione del 1986 fatta dalla ditta Petroconsultants della quale dice "sia Campbell che Laherrere erano associati" (Laherrere è un collaboratore di Campbell, anche lui fra i fondatori di ASPO). Ammesso che la predizione di Petroconsultants del 1986 fosse sbagliata, come fa Lynch ad attribuirla a Campbell e Laherrere quando lui stesso ammette che "non è chiaro" che questi due ne fossero responsabili, o anche solo al corrente? Questo già ci da un'idea di come Lynch giochi sporco.

Lynch prosegue poi esaminando un libro di Campbell del 1991 che conteneva predizioni per la produzione di petrolio in un gran numero di regioni del mondo. Qui, Lynch sostiene che Campbell è stato troppo pessimistico nella maggior parte dei casi. Può darsi, ma ci sono dei dati sospetti nell'analisi di Lynch, che fa vedere questa figura:

I quadratini neri sono le predizioni di Campbell, le losanghe grige, i dati "reali" secondo Lynch. Secondo questa figura, per il 1998 Campbell prevedeva fra 4 e 5 Mbd (milioni di barili al giorno) mentre il dato riportato da Lynch è di oltre 7 Mbd.

Ma c'è qualcosa che non torna. Secondo Lynch, l'errore che fa Campbell sui dati degli Stati Uniti è enorme, il più grande di tutti quelli che riporta nel suo testo. Strano, perché la produzione degli Stati Uniti è uno dei casi meglio studiati del pianeta e si sa bene che ha seguito con ottima approssimazione la teoria di Hubbert per tutto il ciclo, fino ad oggi. E' possibile che Campbell abbia sbagliato così clamorosamente proprio sul caso dove si potevano prevedere le cose più che in tutti gli altri?

E' più probabile che sia stato Lynch a sbagliare o a imbrogliare e, infatti, se andiamo a controllare i suoi dati vediamo che sono tutti sbagliati. Secondo l'USGS, gli Stati Uniti non hanno prodotto oltre 7 Mbd nel 1998, ne hanno prodotti solo 6.2. Non solo, ma questi 6.2 mbd includono l'Alaska, mentre l'estrapolazione di Campbell era per i soli 48 stati meridionali. Se andiamo a vedere il valore della produzione per questi stati nel 1998, vediamo che è stato di 4.7 Mbd (dati ASPO 2007), ovvero in buon accordo con la predizione di Campbell. Se vogliamo essere caritatevoli, possiamo dire che Lynch si è sbagliato e non si è accorto che stava confrontando due aree diverse. Se poi qualcuno vuol pensare che lo ha fatto apposta.......... , come si usa su internet: faccina sorridente! :-)

Dovrebbe bastare questo per capire i trucchetti che Lynch usa per accusare Campbell. Il resto delle accuse che leggiamo nell'articolo non valgono una cicca e non vale la pena entrare nei dettagli. Basti dire che fu solo nel 1998 che Campbell pubblicò insieme a Laherrere una predizione generalizzata della data del picco globale planetario. A quell'epoca, il picco era previsto approssimativamente per il 2005. La data è rimasta costante fino all'anno scorso, quando l'inclusione del petrolio prodotto dalle sabbie bituminose l'ha spostata leggermente in avanti, al 2010. Cambia poco, il picco è molto largo e quindi piccole variazioni possono spostarlo di qualche anno in avanti o indietro. Fra le altre cose, comunque, sembra che il picco del petrolio convenzionale sia stato nel 2006, il che fa giustizia alle predizioni iniziali di Campbell.

In sostanza, qui nessuno sta giocando al gioco di Achille e la tartaruga. Non c'è un effetto "catch 22" con una data che si sposta sempre di più nel futuro via via che uno cerca di raggiungerla. Ci sono soltanto incertezze nei dati, come sempre, ma una certezza sempre maggiore che il picco sarà entro il primo decennio del 2000.

Campbell non ha mai risposto per le rime a Lynch; ha sempre preferito ignorarlo. E si che di critiche Lynch se ne meriterebbe. A parte il non aver mai avuto un idea sua, ovvero aver passato la sua carriera a criticare quelle degli altri, basta per dirne una che, in Agosto del 2006, Lynch aveva detto in un intervista su CNBC che si aspettava che il petrolio sarebbe sceso presto a 30 dollari al barile (!!).


(post generato da una domanda di Sandro Kensan)
...

3 commenti:

Frank Galvagno ha detto...

Questo Lynch è semplicemente vergognoso

curiosità: avrà a che vedere col gruppo Merryl Lynch (di cui il mio direrttore di banca mi ha "consigliato" le obbligazioni, e che io non ho mai comprato?)

Ugo Bardi ha detto...

No, credo di no; se fosse associato a Merrill Lynch non perderebbe il suo tempo a fare il Troll nelle varie mailing list

Anonimo ha detto...

Io credo che il picco del petrolio sia molto vicino semplicemente per come si stanno muovendo Russia e America.
La prima si è presa parte del Polo Nord ed è nettamente contraria ad un eventuale attacco all'Iran che potrebbe darle petrolio.
La seconda ha fatto la guerra all'Afganistan, Iraq e forse Iran per prendersi il Petrolio e non darlo alla Cina.
Se non sono segnali questi...