martedì, maggio 29, 2007

L'inarrestabile marcia del cinquino elettrico


Continua l'epica marcia verso Roma del cinquino elettrico di Pietro Cambi, accompagnato da Corrado Petri. Da Corrado, ci arriva questa cronaca. Niente sembra in grado di fermare i nostri eroi! La saga continua............

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Cari amici, vi annuncio che Pietro Cambi sta puntando verso Grosseto, toccando punte 90 km/h dopo una nottata da test di sopravvivenza. Questa notte gli è saltato un fusibile, banalmente sottodimensionato, a metà di una salita della Firenze-Siena, in piena curva.

Insieme abbiamo atteso un paio d’ore il carroattrezzi, sotto una pioggia battente, dopodiché, in un garage di Siena Nord, fradici da capo a piedi abbiamo fatto le 4 per sostituire il portafusibile, danneggiato, e per installare un amperometro.

Pietro ha dormito su due sedie, con i piedi su una Beta Montecarlo.

Corrado Petri



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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bello leggere di questa epica avventura! Mi piacerebbe venire a vederlo questo cinquino elettrico, ma sto facendo l'esame di Stato.... sempre al momento sbagliato, gli esami!
Auguri per la manifestazione!

Anonimo ha detto...

salve sono un vostro appassionato lettore.. vorrei segnalarvi che su repubblica.it dicono che i Verdi hanno trasformato in elettrica una vecchia 500....
con tanto di galleria di foto di grazia francescato sul fantastico cinquino.... proprio sulla home page ora!
ma Pietro Cambi è stato davvero sponsorizzato dai Verdi? non ci sarebbe nulla di male, ma in caso contrario, mi sembra una operazione di strumentalizzazione del vostro brillante progetto...
insomma non so se lo sapete e se lo sapete se vi fa piacere... io sono rimasto perplesso, non mi pareva che i Verdi agissero fianco a fianco con ASPO, magari ci fosse un partito italiano che credesse al picco!

Ugo Bardi ha detto...

Si, su repubblica hanno menzionato solo i Verdi e non ASPO. Non credo sia stato intenzionale, abbiamo imparato a non aspettarci che i giornalisti siano accurati. Comunque, in questo frangente, i Verdi sono stati gli unici ad aver capito il concetto che stiamo cercando di portare avanti.