(moduli intesi come moduli cartacei, non come moduli fotovoltaici)
Forse vi ricordate come in un precedente post mi lamentavo perchè, a distanza di oltre due mesi dall'approvazione del decreto del "conto energia", l'Enel (o chi doveva) non aveva ancora emesso i moduli necessari per richiedere di beneficiare delle nuove norme. Di conseguenza, il mio impianto fotovoltaico (che vedete qui sopra) non aveva prodotto neanche un kWh durante i suoi primi due mesi di vita. Questo mi aveva portato a esclamare &/%&£$&!! o qualcosa del genere, imprecazione classica dei personaggi dei fumetti.
Bene, pochi giorni dopo il mio post, i moduli sono apparsi! In un primo momento, ero stato tentato di inneggiare alla potenza del Blog ASPO-Italia che aveva avuto cotanto effetto sui burocrati addetti alla faccenda. In realtà, la cosa non si è rivelata così bella come sembrava e, tuttora, dopo un altro mese intero, il mio impianto non ha ancora prodotto un piffero, un tubo, un accidente, uno iota. &&/£$&%$%!!
Prima di tutto date un'occhiata ai moduli a questo indirizzo. L"autorità dell'energia" che li ha emessi sembra essere più che un autorità, qualcosa di autoritario nel senso negativo del termine. 36 pagine di moduli per chiedere di essere ammessi al conto energia. Mamma mia, neanche uno chiedesse di installare una centrale atomica in cantina.
Ti chiedono tutto dei moduli, dove, come, quando, financo i numeri di matricola di ogni pannello. Si fermano prima di domandarti il colore dei calzini di quelli che li hanno installati, ma aleggia il sospetto che in una futura versione ti chiederanno anche quello. Poi, ti minacciano in vari modi per possibili dichiarazioni non veritiere, e se per caso ti azzardi a toccare uno di quei pannelli, metti che ti si sia guastato e lo hai sostituito e questo non lo comunichi entro termini tassativi, sei soggetto a pene e fustigazioni varie, et aumentabili a discrezione di s.e. Sembra che all'autorimessa (pardon, autorità) dell'energia considerino veramente che un impianto fotovoltaico domestico sia pericoloso come una centrale atomica.
D'altra parte, si capisce quale sia il pericolo; ovvero che il cittadino, da solo, richieda quello che per legge è un suo diritto avere. Per questo 36 pagine di moduli dovrebbero essere sufficienti a scoraggiarlo e a costringerlo a richiedere l'aiuto di un consulente.
Ma, tutto sommato, 36 pagine di moduli sono un impresa che, in qualche modo, si riesce a portare a termine. Il problema è che anche con queste 36 pagine, mancano ancora le istruzioni su come richiedere all'ENEL l'allacciamento dell'impianto alla rete, senza la qual cosa, ovviamente, è inutile richiedere il conto energia.
Orbene, questo ha richiesto settimane di lavoro, telefonate a tutti gli enti che ragionevolmente potevano sapere come fare; rimbalzi fra tale e talaltro ufficio; informazioni che si contraddicevano vicendevolmente finchè; da ultimo, è venuto fuori che si dovevano usare i vecchi moduli, e non i nuovi. "(£$=//)%$%!!! Appunto.....
Credete che sia finita qui? No; ci mancherebbe. Non bastano dei semplici moduli. Dall'ENEL ci hanno richiesto le piante catastali della casa! Con tutta la buona volontà, non vedo cosa se ne possano fare e perché non gli poteva bastare mio indirizzo. In fondo, la cabina dove faranno l'allacciamento sta a 50 metri da casa mia; non credo che abbiano bisogno di una mappa satellitare per trovarla. Posso solo immaginare che sia per localizzare la centrale atomica che, ormai, sono certo che sono convinti che sto costruendo in cantina.
Quindi, la mia richiesta per l'allacciamento, è partita oggi 3 Maggio, a distanza di oltre due mesi e mezzo dalla pubblicazione del decreto sul conto energia del 19 Febbraio scorso. Ancora £&$&%"!!
Bene, ciò fatto, mi risulta che per legge l'Enel abbia 20 giorni per fare l'allacciamento. Se non lo fa..... beh, succede qualcosa, ma non so cosa. Immagino che li potrò citare in giudizio e fra 7-8 anni ricevere 200 euro di indennizzo. Se va bene.....
Continua la saga infinita che ha l'unico vantaggio di darmi la certezza di non essere malato di paranoia. Almeno so che qualcuno ce l'ha con me veramente.
&%$%/!!
Ringrazio Fabrizio Scarselli che, con infinita pazienza, mi sta aiutando a portare a termine questa epica impresa
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9 commenti:
Siamo nella Kafka!
Ciao a tutti.
Ho notato anch'io questa "quasi volontà" da parte dell'autorità dell'energia di rendere difficoltosa la domanda delle tariffe incentivanti.
Compilando gli stessi moduli della delibera 90/07 e, leggendo la delibera stessa, noto come già nel titolo vengano richiesti i dati di una connessione fotovoltaica già avviata.
L'allegato A1 per esempio fa riferimento ad:
IMPIANTI ENTRATI IN ESERCIZIO IN DATA SUCCESSIVA ALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DELLA DELIBERAZIONE DELL'AUTORITA' PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS 11 APRILE 2007, N.90/07
Al punto a) della richiesta viene richiesta la data di entrata in esercizio dell'impianto. Viene fatto riferimento all'articolo 2 comma 1 lettera g) del DM 19 febbraio 2007 dove viene definita come data di entrata in esercizio di un impianto fotovoltaico la prima data utile a decorrere dalla quale sono verificate TUTTE dico TUTTE le seguenti condizioni:
- l'impianto è collegato in parallelo con il sistema elettrico;
- risultano installati tutti i contatori necessari per la contabilizzazione dell'energia prodotta e scambiata o ceduta con la rete
- risultano attivi i relativi contratti di scambio e cessione dell'energia elettrica;
- risultano assolti tutti gli eventuali obblighi relativi alla regolazione dell'accesso alle reti.
Ora sulla domanda di connessione invece viene richiesta la data della comunicazione del GSE - GRTN che ammette l'impianto oggetto della domanda all'accesso alle tariffe incentivanti.
Mi sembra un circolo vizioso: ENEL ci chiede una data di ammisisone alle tariffe incentivanti comunicataci dal GSE per allacciare l'impianto alla rete ed il GSE ci chiede la data di connessione alla rete ENEL per poter accedere alle tariffe.
Cosa chiedere prima?
Credo si debba cancellare o sbarrare nelle richiesta di connessione alla rete ENEL la parte inerente il diritto alle tariffe incentivanti e poi attendere la connessione alla rete da parte di ENEL per poi comunicarlo tramite la domanda alle tariffe incentivanti al GSE.
Cosa ne pensate voi?
Ciao Fabio
Si, in effetti si puo' fare tutta questa trafila, oppure si puo' fare come ho fatto fare a mio padre, che ha affidato tutto l'ignobile 'pacco' di autorizzazioni alla ditta di installazione, che essendo un franchise EnelSi (lo so, sono un maledetto collaborazionista >:) ) sa bene come muoversi e quali errori evitare.
Tutto compreso nel prezzo di installazione, e scusate se e' poco.
Mio padre ha dovuto fare solo due cose: la DIA al comune e la firma sull'assegno.
Saluti
Pierluigi Di Pietro
Questa avventura si sta rivelando sempre più tragicomica.
Le varie puntate inducono il lettore a sorridere se ci si ferma all'aspetto ludico... io per indole sono molto portato a vedere la parte sommersa dell'iceberg, cioè LA TRISTEZZA profonda che trasmette questa burocrazia ... che si rivela sempre di più un sistema costruito per mantenere se stesso ... e nella peggiore delle ipotesi, un sistema studiato ad hoc per ostacolare quelli che in un Paese normale sarebbero dei DIRITTI.
Prof. Ugo siamo con te!!
per fabio,
la richiesta di connessione dell'impianto fotovoltaico all'enel che si trova online è quella riferita al vecchio conto energia. In quello bisognava che prima il gse ti ammettesse l'impianto a godere delle tariffe incentivanti.
Ora in assenza del nuovo modulo,come ha fatto il prof. Bardi, si riadatta quello vecchio cancellando tutta la parte riguardante l'ammissione alle tariffe, in quanto nel nuovo conto energia (19 febbraio 2007) tutti gli impianti che rispondono a determinate caratteristiche vengono accettati.
Comunque, resta il fatto che bisogna combattere con tanta burocrazia e tempi di attesa da parte di enel.. lunghissimi.
ciao a tutti.
fabrizio.
salve,
come va con la sua richiesta di allacciamento?
l'enel si è fatta vedere?
saluti
Ancora nisba. Ho appena postato un update della situazione
Egr. sig. Ugo Bardi, ho istallato una pensilina idonea fotovoltaico per la mia casa nell'acquese...ma dopo aver letto la sua Odissea x il fotovoltaico..non so che fare..
Tra l'altro Non sarebbe integrato..
Come è finita la Sua storia??
Io ha qualche preventivo...ma sono perplesso.
Temo che la ditta che vuole il 30 % all'ordine e il 50% a consegna materiali..il 10 a fine lavori e solo il 10% a collaudo..che sia una specie di fregatura...Che ne pensa???
Grazie x una risposta e Buone feste da PIER (Pistarino)
Beh, una pensilina fotovoltaica dovrebbe contare come impianto "non integrato" per cui rende un po' meno in termini di conto energia. A parte questo, la procedura è sempre la stessa. La burocrazia è molto complessa, ci vogliono tutti i dati tecnici; bisogna in sostanza che ci pensi la ditta che installa. Per il privato non competente nel campo specifico è quasi impossibile. Comunque, ci si dovrebbe riuscire. Auguri!
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