venerdì, maggio 11, 2007

Un'idea semplice semplice: Ban the Bulb !


Quando un personaggio dei fumetti ha una idea, generalmente questa viene rappresentata come una nuvoletta con dentro una lampadina che si accende.
L'idea che vorrei presentare qui, invece è l'esatto contrario: spengerla, la lampadina!
Ovvero la messa al bando, entro un massimo di due anni, delle lampadine ad incandescenza.
Come credo sia ben noto il loro principale compito è quello di riscaldare l'ambiente circostante e solo in second'ordine di illuminarlo, con una efficienza molto bassa.
Le lampade fluorescenti, ormai disponibili in taglie e con attacchi del tutto compatibili con quelli delle lampadine classiche sono circa quatto volte più efficienti.
Rinunciare alle lampade ad incandescenza vuol dire ridurre di circa il 5% il fabbisogno di energia elettrica nel paese.
L'equivalente di circa 4 centrali a carbone da 500 MW.
Oppure quanto attualmente viene prodotto dalle fonti rinnovabili, escluso l'idroelettrico, nel nostro paese.
Siamo d'accordo che il risparmio non basterà, da solo a risolvere i nostri problemi ma questa soluzione è cosi semplice, indolore e di rilevante efficacia che dovrebbe essere IMMEDIATAMENTE presa in considerazione dalle nostre forze politiche, possibilmente ANCHE a livello CEE.
Un iniziativa del genere viene presa, mentre scrivo, dall'Australia e viene seriamente discussa in California, nel Canada...una volta tanto l'Italia potrebbe fare da battistrada in Europa.
Yuhuuuu? C'e' qualcuno lassù che ci legge?

13 commenti:

Frank Galvagno ha detto...

Ben vengano queste idee, soprattutto ben vengano i politici che hanno il coraggio di realizzarle.

E' vero è solo un contributo, ma la fetta percentuale è importante... poi, aggiungendo altri accorgimenti incentrati sui minori consumi e sulle energie rinnovabili potremo davvero attuare questo "rientro dolce" (anche se oggettivamente mi sembra molto facile da scrivere, e molto difficile da realizzare).

Anonimo ha detto...

Da qualche parte leggevo che in Sudafrica sono state proibite le peggiori lampade ad incandescenza (suppongo le non alogene, ma non conosco bene il caso) già da alcuni anni. Dalle nostre parti siamo davvero indietro.

Anonimo ha detto...

In riferimento anche ad un vostro post (http://aspoitalia.blogspot.com/2007/02/non-si-pu-abrogare-la-legge-di-gravit.html) sull'idrogeno e la petizione che chiede la realizzazione di distributori di idrogeno di fianco a pompe di benzina e gasolio mi sembrerebbe un bel esempio di coerenza evitare di dire che eliminando le lampade ad incandescenza si risparmia per il semplice fatto che una lampadina ad incandesenza costa un decimo (o forse meno in euro) rispetto ad una a risparmio energetico, visto che l'avete messa sul piano meramente monetario riguardo l'idrogeno.
C'è una sorta di doppia morale, le lampade ad incandescenza fanno risparmiare ma sono cattive, l'idrogeno costa di più (e questo è da stabilire) ed è cattivo...non trovate che la logica che esponete diventa una questione ad hoc così?

Anonimo ha detto...

...evitare di dire che eliminando le lampade ad incandescenza si risparmia per il semplice fatto che una lampadina ad incandesenza costa un decimo (o forse meno in euro) rispetto ad una a risparmio energetico...

Il maggior costo per una lampada è sempre dato dall'energia elettrica spesa per azionarla. Le lampade ad alta resa hanno gioco facile ad essere più convenienti di quelle tradizionali.

Accendiamo la calcolatrice please.

Anonimo ha detto...

Per l'ultimo anonimo:complimenti...un appllauso!
Il primo computer Eniac costava quanto la Telecom oggi, qualcuno allora ha detto come te(Anonimo) e come l'autore di questo post e del precedente, "ma se devono costare così tanto meglio usare un pallottoliere per fare i calcoli", se fosse stato corretto il suo ragionamento adesso tu avresti scritto una lettera che non avresti mandato a nessuno in quanto non ci sarebbe stato nessun blog e nessuna internet.
Fortunatamente il prezzo dei computer(oserei dire anche della produzione di idrogeno) è calato negli anni, e adesso tutti possono avere un pc e forse tra un pò le auto ad idrogeno, il mio commento era comunque sulla doppia morale in quanto 10 anni fà le lampade a risparmio energetico costavano molto di più di oggi e comunque qualcuno ha iniziato ad usarle quindi il prezzo è calato; sull'idrogeno è lo stesso, se nessuno inizia a creare i distributori nessuna casa automobilistica lancerà la produzione di massa delle auto ad idrogeno.
Gridare che bisogna comprare le lampade a risparmio energetico oggi è un pò come salire sul carro dei vincitori, gridare che NON ci vuole il motore ad idrogeno è comunque come salire sul carro del vincitore (il petrolio per intenderci).
Ma non era chiaro il parallelismo tra i 2 post di questo stesso blog?

Ugo Bardi ha detto...

Mamma mia che confusione. Guarda, Cesco, che le lampade a basso consumo costano di più di quelle a incandescenza, ma alla lunga fanno risparmiare. L'idrogeno, invece, costa di più e basta. C'è una bella differenza!!

Poi, se un giorno l'idrogeno costerà meno di altre alternative, tutti saremo daccordo di passare all'idrogeno. Ma se non si risolvono i problemi tecnologici del caso, (tipo il costo del platino come catalizzatore) è inutile anche parlarne.

Anonimo ha detto...

Ho capito...è solo una questione economica...adesso mi spiego tutto!
Ma 10 anni fà, quando le lampade a risparmio energetico costavano tanto e non avevano un rendimento al 100% immediato chi le comprava era un fesso? Forse è questo che vuoi dirmi? Perchè 10 anni fà il gico poteva non valere la candela con il petrolio a 27 dollari al barile e il costo delle risparmio energetico alle stelle mentre la loro durata era poco più del doppio delle normali ad incandescenza. Adesso capisco cosa criticate: il prezzo delle cose.

Gianni Comoretto ha detto...

Caro Cesco,
il problema dell'idrogeno non sono i costi monetari. Anche i pannelli FV costano 4 o 5 volte l'energia che producono, ora, e non sarebbero convenienti senza incentivi, ma convengono perche' costituiscono una strada da percorrere. Con l'aumento dei costi del petrolio, e la diminuzione di quelli dei pannelli, saranno convenienti.

L'idrogeno costa ENERGIA: per produrlo, per trasportarlo, per utilizzarlo. Ha senso dove non ci sono alternative: se il trasporto aereo ha un futuro dopo il petrolio, sara' per l'idrogeno. Magari servira' per l'accumulo di energia, in un mondo dove tutta l'energia viene da rinnovabili.

Ma dove ci sono alternative (batterie, come nel caso delle auto) e' una follia sprecare 3/4 dell'energia primaria nel ciclo dell'idrogeno. Non porta' MAI essere conveniente, e' in concorrenza con la stessa energia che serve a produrlo.

Inoltre non ha senso imporre per legge una rete di distribuzione dell'idrogeno. Costa una follia, che potrebbe essere impiegata per promuovere DAVVERO le rinnovabili. Significa incentivare sprechi assurdi, alla fine quell'idrogeno non verra' MAI dalle rinnovabili, non ne abbiamo abbastanza, verra', con efficenza bassissima, dai combustibili fossili.

Le lampade a basso consumo sono decenni che sono convenienti economicamente. La prima l'ho cambiata 20 anni fa, risparmiando, allora, 120 mila lire durante la sua vita utile. Costava, allora, 25 mila lire.

Anonimo ha detto...

Come curare ebola inoculando il vaiolo!
Prima mi dite che l'idrogeno non può essere estratto da fonti rinnovabili, il vento è diventato completamente inutile per far girare le pale, il sole non scalda più specchi ustori, le maree non muovono pale subbacque per generare eletricità... tutta questa roba è completamente inutile!!!
Poi aggiungete che dobbiamo risparmiare il petrolio così da utilizzarlo per produrre un vettore di energia(idrogeno), e se come dite esiste il peak oil cosa si fa dopo?
Siccome siamo in un sistema costantemente scaldato da una fonte esterna(leggi Sole) potremmo usare quello per generare calore da trasferire a qualcosa per rompere i legami dell'idrogeno(detta da uomo della strada), invece preferiamo aggiungere calore trasformando qualcosa(leggi petrolio)...qualcuno però si è dimenticato di spegnere il sole che continua a scaldare...rispondete ad una domanda:
preferite perdere il 75% di energia prodotta senza bruciare niente(eolico,solare alla Rubbia,ecc,ecc) per realizzare un vettore capace di farvi fare 100 Km producendo acqua oppure vedere fino a che temperatura si può arrivare prima di schiattare tutti?
Piccolo appunto, i cellulari costano così poco perchè qualcuno ha fiutato l'affare, i computer costano così poco perchè hanno fiutato l'affare, le scarpe da tennis costano così poco perchè hanno fiutato l'affare, le almpade a risparmio energetico costano così poco perchè hanno fiutato l'affare...se poi rendi obbligatoria una cosa, che sia il distributore d'idrogeno o i pannelli fotovoltaici, chi può cerca di portarsi in tasca la maggior quantità di soldi, se non rendi obbligatoria una cosa e casualmente non è neanche molto conveniente, almeno adesso, stai sicuro che non ci sarà mai nessun benefattore dell'umanità che ci investirà.
Se qualcuno non l'avesse capito non sono contro le lampade a risparmio energetico...ma è come un cerotto su una ferita d'arma da fuoco, serve sempre a qualcosa ma NON è LA CURA, sarebbe doveroso renderle obbligatorie.

Ugo Bardi ha detto...

Caro Cesco, CALMA, per favore. Questo blog è fatto per discutere, non per urlare. A ognuno le sue opinioni: se pensi che i costi di un'automobile a idrogeno scenderanno da un milione di dollari a un valore accettabile in pochi anni, bene è un'opinione rispettabile Aspettiamo un po' e vedremo chi ha ragione.

Ma, nell'ipotesi che i costi dell'idrogeno NON scendano mai a valori accettabili, come mi sembra assai più probabile, ti invito a documentarti - anche su questo blog - sul fatto che esistono alternative all'idrogeno meno care, più efficienti e migliori sotto tutti i punti di vista (e NON sono il petrolio)

Anonimo ha detto...

La cosa che mi dispiace è la doppia morale usata.
Ugo, giusto per farti un solo importante esempio:
ENIAC.

Ugo Bardi ha detto...

Non solo il blog non è per urlare, ma neanche per offendere la gente. Per favore evitate questo tipo di messaggi; altrimenti dovrò cominciare a cancellarli.

Francesco Aliprandi ha detto...

Sarebbe possibile avere qualche informazione sul riciclo delle lampadine ad incandescenza e di quelle fluorescenti? Quale delle due utilizza una minore quantità di materie prime in modo non rinnovabile?