mercoledì, febbraio 04, 2009

C'è qualcosa che non va?


Confindustria, per espressione della sua leader Emma Marcegaglia, chiede "più sforzi e più aiuti pubblici", ovviamente a favore dell'industria dell'auto (e non solo) per evitare una crisi senza precedenti, con quasi un milione di nuovi disoccupati in Italia entro il 2009.

I sindacati sono pronti a scendere in piazza perchè "bisogna garantire la conservazione del posto ai lavoratori".

In sintesi, tutti si battono per continuare a fare i prodotti di sempre e per perpetuare l'attuale stile di vita.

Siamo sicuri di quello che vogliamo?


PS Anche Barack Obama parla della necessità di un piano di stimoli, che se visto in ottica transizione può avere un suo significato di sopravvivenza.

E' come essere di fronte a una persona stremata da giorni di condizioni ambientali invivibili e in deficit idrico e alimentare. Quella persona, viva per miracolo, non è più in grado di procurarsi da vivere e va aiutata a riprendersi, mettendola in condizioni umane e dandole i giusti tempi. A nulla servirà prenderla a schiaffi urlando: "Forza, riprenditi! Ce la puoi fare ! Guarda, ora ti presto 500 € a fondo perduto!" in quanto ci sono motivazioni bioenergetiche che ne dimostrano l'inutilità.

18 commenti:

Luca Melchiorri ha detto...

Il problema è semplice e complesso insieme. Semplice perchè semplicemente mo' basta!! quante macchine dovrebbero ancora girare o quanti palazzoni si potrebbero ancora costruire?! Complesso perchè a seguito del debito dobbiamo produrre. Dobbiamo produrre per le pensioni da pagare e dobbiamo produrre per la macchina statale.

Dobbiamo a meno che si voglia fare il botto. Giusto, non giusto...per gli economisti bisogna andare avanti così...la Scienza ci/li salverà! Un atto di fede. Combattono la crisi ed il picco con un puro e semplice atto di fede.

Saluti

Anonimo ha detto...

Oppure sfruttano le crisi e i disastri guadagnandoci sempre e comunque, intercettando i soldini pubblici col ricatto dei posti di lavoro. Peccato che poi i posti di lavoro svaniscano lo stesso, insieme ai soldini... e arrivederci alla prossima crisi.
Fiat, inceneritori, Alitalia, infrastrutture, terremoti, l'importante è che in emergenza loro ci guadagnino. Tanto nessuno si oppone.
Che alcune crisi siano poi volute mi pare palese. Uno striscione di uno studente recitava: "non pagheremo noi la VOSTRA crisi..."
D'altra parte Fiat è gelosa. Marcegaglia ha già avuto in dono Alitalia, Impregilo ne avrà in quantità nelle prossime grandi opere, in Italia e in Libia (emergenza clandestini!).
Sotto a chi tocca!
JAS

Anonimo ha detto...

Gli stessi che hanno creato la crisi dovrebbero risolverla? Non ci credo!

Il problema non è tanto gli aiuti a Fiat adesso ma gli aiuti DA SEMPRE a Fiat!
Perché nessuno, imprenditori, sindacati, politici ha il coraggio di dire la parola RICONVERSIONE?
Certo che non si può cambiare un modello economico basato sull'auto in pochi mesi, ma gli aiuti dovrebbero essere legati a un piano industriale per fare anche altre cose oltre all'auto.
Possibile che a Torino solo le 4 ruote possono dare da mangiare?

Gianni Comoretto ha detto...

Comunque ormai pare deciso. Mille euro per chi cambia l'auto, come gia' visto.

Ma se facessero un bell'incentivo per chi compera una bici nuova ogni nove mesi (perche' glie la fregano)....

Ugo Bardi ha detto...

Un giorno devo fare un post sul perché il mondo si divide in due categorie: quelli che non si rendono conto di quali sono i problemi e quelli che propugnano soluzioni che li peggiorano

Mario ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=B304-9Weo-w

Anonimo ha detto...

sono aiuti che non servono a granché ... non é con 1000 euro in meno da spendere che una persona gia' nella bagna per un posto di lavoro a rischio si buttera' a comprare un veicolo che ne costa 10000 ...

walter

Anonimo ha detto...

Già, tutti gli aiuti che il mercato chiede agli Stati sono solo per mantenere in piedi ancora per un po'(proprio poco tempo) questo moribondo paradigma economico.
All'orizzonte purtroppo non si intravede alcun segnale in direzione di un nuovo modo sostenibile di fare economia.
Nulla di nulla!
C...o, che botto finale ci aspetta...

Paolo B.

Anonimo ha detto...

Veramente non si capisce a cosa servano i 1000 euro per l'automobile nuova. O te la regalano, compresi buoni benzina per i prossimi vent'anni, ma se uno i soldi non li ha, non ne tira fuori almeno 9000 solo per far "ripartire" l'economia.
A questo punto la prossima mossa andrà a intaccare direttamente il conto in banca, con un contributo "anti-crisi" forzato, a cui il consumatore non potrà opporsi (chiaramente per il suo bene, altrimenti non potrà più adempiere alla sua funzione primaria, cioè "consumare").
Ovviamente tutto il denaro dovrà essere dirottato ai nostri illuminati industriali, che con le loro idee ottocentesche ci porteranno verso almeno altri tre secoli di benessere e consumi sfrenati.
Che bello, siamo in salvo, di che ci preoccupiamo, noi comunisti? Abbiamo eletto le persone giuste al momento giusto! Dei veri italiani.

Anonimo ha detto...

Io la macchina non la cambio.
Anzi, la uso sempre meno.Togliessero un po di burocrazia per chi vuol installare il fotovoltaico, l'eolico ecc, e mettessero qui gli incentivi, sono sicuro che di posti di lavoro se ne creerebbero molti di più.

Anonimo ha detto...

..Ricordiamoci anche, a proposito di sostenibilità, parafrasando il film, che l'Italia è un paese per vecchi, e ciò non è sostenibile a lungo....

Anonimo ha detto...

Nel 1997 mio padre acquisto' un'Alfa Romeo 145 rottamando la sua vecchia auto beneficiando cosi' di un contributo, se non mi confondo (ma l'ordine di grandezza e' quello) di 4.380.000 lire. Eravamo nel 1997 e la situazione economica del paese era nettamente migliore di quella odierna.
Nel 2009 il governucolo, nel pieno di una crisi che sta facendo crollare l'economia mondiale ad una velocita' pazzesca, offre 1000 euro di incentivo rottamazione, ovvero 1.936.000 lire, che poi, con l'inflazione, suppongo si possano paragonare ad un milione di lire del 1997.
E' evidente la disparita', perche' se nel 1997 si diedero 4 milioni come incentivo, oggi se ne dovrebbero dare almeno il doppio.
Quindi, a parer mio, questi incentivi sono non solo inutili, ma saranno uno spreco di denaro pubblico. Mi viene da pensare, e non credo di essere troppo lontano dalla verita', che il governo italiano non fara' nulla per contrastare la crisi, ne sia perfettamente cosciente e che questi incentivi siano solo un gesto compiuto per convincere che qualcosa si stia facendo. La baracca sta affondando e il governo attuale non ha ne' le capacita' per fare qualcosa di efficace (anche in ottica di decrescita, o per lo meno di investimenti sulle rinnovabili), ne' la cultura, ne', cinicamente, la volonta'.

freespirit ha detto...

@Fabio80


e se la loro volontà fosse proprio quella di mettere in ginocchio il paese?!

Anonimo ha detto...

freespirit, ci ho pensato anch'io.
Distruggi e guadagna.
Tanto c'è già l'esercito in giro per le città.

Anonimo ha detto...

@freespirit : non li reputo abbastanza coraggiosi anche solo per fare ciò e comunque credo più alla stupidità che al complotto.

Anonimo ha detto...

bah, Alitalia e i rifiuti di Napoli e tante altre cosine fanno pensare che il coraggio ci sia!

Anonimo ha detto...

ho capito bene?
incentivi maggiori alle auto a idrogeno? Ma ci prendono in giro?
ha ragione freespirit!

Anonimo ha detto...

In tutte le società capitalistiche, stiamo assistendo alla distruzione della Classe Media che in questi decenni è stata il motore dell'economia.
Un motore perverso, consumistico certo, ma comunque un motore.
Ora in tutto il mondo stanno cercando in varie forme di rifare partire questo motore purtroppo puntando sempre sulle solite cose.
Auto, moto, elettrodomestici, insomma sull'industria manifatturiera energivora di risorse.
Vabbè, qui ce la cantiamo tra noi, speriamo che legga anche il Ministro Scajola che magari ci ripensa e non fa più la centrale nucleare.