Secondo un articolo apparso sul Financial Times, uno studio recente ha indicato che le riserve petrolifere dell'Iraq potrebbero essere maggiori di quelle ufficiali di almeno 100 miliardi di barili.
Le riserve ufficiali dell'Iraq sono attualmente 116 milioni di barili. L'aggiunta di altri 100 milioni le porterebbe a 216, ovvero circa quanto sono le riserve ufficiali dell'Arabia Saudita. Considerato che le riserve petrolifere mondiali rimanenti sono stimate a circa 1000 miliardi di barili, 100 miliardi in più farebbe una grossa differenza sulle prospettive future.
Ma tutti questi numeri sono sospetti. Secondo alcune stime (da TOD) le risorse saudite reali potrebbero essere circa un quarto di quelle dichiarate. Anche quelle dichiarate dall'Iraq potrebbero essere assai minori, specialmente considerando i danni della guerra e il sovrasfruttamento dovuto all'embargo precedente.
Quindi, come dobbiamo prendere questi 100 milioni di barili apparsi improvvisamente dal nulla in Iraq? Lo studio è stato eseguito da IHS, una ditta internazionale di consulenza che si occupa di un po' di tutto, automobili, aerei, difesa, eccetera. Si occupano anche di petrolio, ma non sono specialisti. In principio, avrebbero potuto senz'altro mettere insieme un team di esperti petroliferi capaci di fare un buon lavoro sui dati geologici dell'Iraq. Ma il fatto che l'annuncio dei mitici 100 miliardi di barili non arrivi da specialisti nel campo suona senz'altro un po' sospetto.
Qualche tempo fa, avevo chiesto a Colin Campbell, presidente onorario di ASPO (lui si che è un vero esperto di petrolio!) che cosa pensava della possibilità di trovare petrolio nella zona dell'Ovest dell'Iraq che, secondo quanto si sa, è stata poco esplorata. Mi ha risposto che quella zona è geologicamente inadatta alla produzione di petrolio. A questo proposito, c'è un particolare che forse è utile considerare. La Giordania, che confina con l'Iraq e che quindi ha una geologia molto simile, ha fatto dei grossissimi sforzi per trovare petrolio. Bene se andate a cercare sui vari siti, troverete che la Giordania produce 40 barili al giorno (non è un errore di stampa, sono proprio 40, non 40.000!!). Un po' pochino, considerando che la produzione mondiale è oltre 80 milioni di barili al giorno.
Nulla è impossibile, e non è escluso che esplorando la vasta zona che è l'Iraq dell'Ovest si trovi qualcosa. Ma questo tipo di notizie suonano un po' come i comunicati di vittoria dell'armata italiana in Russia nel 1943.
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1 commento:
E' impossibile non nutrire riserve su uno studio fatto dall'IHS, società di consulenza "tuttologa" e dal sospetto ottimismo.
IHS ha infatti un bel link su CERA, "an IHS company", che tra i suoi prodotti di punta propone il BLASFEMO report "Why the Peak Oil Theory Falls Down -- Myths, Legends, and the Future of Oil Resources" (16 pagine .di pdf che mi voglio divorare)... con l'opportunità di acquistare alla modica cifra di 499 $ la documentazione completa ...
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