lunedì, settembre 29, 2008

Un picco al giorno: il picco della pesca nel Mediterraneo


Il picco della pesca nel Mediterraneo è avvenuto nel 1995, circa. Dati da www.seaaroundus.org


Quest'anno, i resoconti dalle vacanze al mare suonano un po' come le cronache dal fronte. Siamo stati duramente messi alla prova da un nemico viscido e traditore: le meduse. Non si contano le bruciature da medusa e mi risulta che più d'uno sia finito all'ospedale per essersi trovato per caso nel mezzo di un branco.

Cosa sta succedendo? Come al solito più di una cosa; ma il nocciolo della faccenda è sempre quello: il sovrasfruttamento di un sistema qualsiasi - che sia petrolio o la pesca delle acciughe, porta alla famosa curva di Hubbert, al declino della produzione e a ogni sorta di disastri.

Il Mediterraneo è un classico caso di "overfishing", sovrapesca, come si vede dal grafico. Pescando troppo in fretta, i pesci non ce la fanno a riprodudursi e scendono in numero. I pescatori reagiscono cercando di pescare di più, con attrezzature sempre più sofisticate, il che fa peggio. I pesci diminuiscono sempre di più, e le meduse regnano sovrane. A questo si aggiunge il riscaldamento globale che fa ulteriori danni all'ecosistema.

Insomma, un altro disastro da sovrasfruttamento. A chi cerca un picco al giorno non mancano gli esempi.

2 commenti:

stefano ha detto...

Quello dell'inquinamento e quindi dell'innalzamento delle temperatura marina sono due problemi enormi, forse, per certi aspetti, più gravi di quello che sta accadendo in atmosfera..
tra l'altro è molto piu' facile dimostrare che la temperatura marina aumenta per colpa nostra, studiando la relazione tra biomasse e temperatura.
A quando Prof. il picco dell'uso dell'auto? è possibile stimare a quale costo (per litro) le persone la lascieranno ferma? qui a Firenze dopo timide diminuzioni con la benza a 1.45 adesso che è sotto l'1.40 è tornato tutto come prima..
un saluto!!
stefano

Anonimo ha detto...

Il calo del traffico è stato più una reazione psicologica della gente che una vera e propria impossibilità a spendere di più per i carburanti; lo dimostra il ridicolo calo del prezzo di questi ultimi e il contemporaneo ritorno del traffico impazzito(sapeste a Bari!).
A mio avviso intorno ai 2 euro/l potrebbero vedersi reali effetti sulla quantità di auto circolanti ma credo che prima ancora del prezzo arriveranno i razionamenti dei carburanti a dare il colpo di grazia all'uso patologico della quattro ruote, una delle poche cose buone che ci porterà il picco.
Il picco della pesca è sì, legato al sovrasfruttamento, ma principalmente è un problema di sovrappopolazione umana e poi di temperatura globale ed inquinamento del mare.

Paolo B.