domenica, settembre 07, 2008

Leggende eoliche





Questo video (di bassa qualità, purtroppo) l'ho realizzato a metà agosto nei dintorni di Béziers, nella provincia occitana francese del Languedoc. Si tratta di una zona piuttosto ventosa, in cui si è avuta una discreta diffusione di parchi di generatori eolici; a forza di scorgerli a distanza io e il mio co-vacanziero Andrea abbiamo deciso di avvicinarci in modo da poterli esaminare meglio.

Probabilmente molti lettori hanno già fatto una simile esperienza; noi siamo rimasti affascinati da questi "giganti benevoli" che, giro dopo giro, fornivano il loro contributo rinnovabile alla rete elettrica.

Ora, quello che vorrei riprendere qui è il concetto di leggenda, applicato al caso specifico degli aerogeneratori. Sono tutt'altro che un esperto nel settore, pertanto invito chi ne sa di più a sostenermi, e anche a confutarmi. Le argomentazioni procedono per confronto con casi in cui l'entità del fenomeno è ben più intensa, tuttavia esso è comunemente accettato o anche ignorato.

LEGGENDA N° 1: "Le torri eoliche fanno rumore". L'impianto del filmato è di taglia medio-grande, sarà stato alto una sessantina di metri; il rotore impiegava circa 3-4 secondi a fare un giro completo, e trattandosi si una zona molto ventosa possiamo dire che era piuttosto "veloce". Ora, il rumore legato alla rotazione era quasi impercettibile rispetto al vento; quando si riusciva a sentire qualcosa, confrontandolo rispetto al traffico di una città di medie dimensioni, veniva da ridere. Non so se esistono altre generazioni o taglie di impianti eolici che possono causare questo problema.

LEGGENDA N° 2: "Le torri eoliche uccidono i volatili". Ravanando sul web ho trovato su Ecoblog questo articolo (cfr. anche i link annidati) in cui emergono "cause di spiaccicamento" ben più importanti: aeromobili, grattacieli, cavi elettrici surclassano le torri eoliche, che risultano pesare per uno 0,003 %. Di nuovo, generazioni di torri possono essere migliori di altre, tuttavia mi fa sorridere immaginare i discorsi da bar in cui si narra di pale che girano vorticosamente, risucchiando stormi interi di volatili che vengono così "piallati" :-)

LEGGENDA N° 3: "Le torri eoliche sono brutte ". Qui entriamo nell'emisfero destro "de gustibus". Di nuovo passiamo a raffronti: sono forse più belle le torri di raffreddamento delle centrali nucleari? E la "tubisteria" di quelle a idrocarburi? Oltre all'aspetto visivo, è così psicologicamente rassicurante pensare che stiamo bruciando in continuo materiale prezioso destinato a diventare scarso, e che si stanno producendo gas serra o rifiuti radioattivi?

Chi maledice (cioè, "dice male di") le torri eoliche riesce solitamente a non citare un piccolo particolare: questi impianti sono tra quelli che potrebbero garantire nei prossimi decenni qualcosa come la salvezza da fenomeni piuttosto duri, nonchè minori disuguaglianze tra i popoli.


PS Grazie ad Andrea che ha autorizzato la diffusione del filmato in cui lui appare in veste di "riferimento dimensionale"

26 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel sud della Spagna (vicino a Tarifa) ci sono centinaia di pale eoliche e devo dire che il paesaggio era sicuramente magnifico proprio grazie a loro. Senza quelle pale, non sono sicuro se mi sarei fermato ad ammirare la vista.

Anonimo ha detto...

Anche a me vedere schiere di pale eoliche suscita sempre molta emozione...!

Alex ha detto...

Ho lavorato alcuni anni nella regione di Catalunya, dall'altro lato dei Pirenei rispetto a Béziers, ed anche lì i parchi eolici sono imponenti. E' significativo che un paese energeticamente molto legato al petrolio come la Spagna, ricca di oleodotti che attraverso il mediterraneo ed alimentano direttamente le sue raffinerie (Repsol per dirne una), sia fortemente impegnata nello sviluppo e nella ricerca di fonti alternative. Perchè in Italia no? ;-) Oltre all'eolico, in Spagna stanno investendo molto nelle grandi torri solari: fa piacere vedere un paese che pensa seriamente al suo futuro e investe risorse per essere preparata ad affrontare la crisi energetica imminente.

Anonimo ha detto...

a noi serve il petrolio per asfaltare il cranio di un noto politico e il nucleare e i 'rinnovabili' termovalorizzatori per ungere un noto oncologo.
Mimmo.

Anonimo ha detto...

I dintorni di Vienna sono costellati di impianti eolici e il rumore per quel poco che si sente, lo trovo rilassante (vogliamo compararlo a quello prodotto dai motori a scoppio!?!). E poi, in futuro, se mai si trovasse una fonte migliore di energia, il lavoro di smantellamento è sicuramente inferiore a quello di una centrale a carbone o nucleare.

Anonimo ha detto...

Un milione di posti di lavoro!
Chi disse questa frase?
Pensate quanti posti di lavoro in Italia se vi fosse un'installazione massiccia di pannelli solari e torri eoliche! Senza contare i benefici ambientali, la riduzione di CO2, la riduzione dalla dipendenza dal petrolio e gas ecc.

Invece due settimane fa, la notizia data da tutti i TG più o meno con lo stesso titolo, comica nella sua drammaticità
"Riapre la Fiat: 5000 a casa".
In cassa integrazione a carico dello Stato.
Già, continuiamo a costruire automobili ed a cercare di venderle mentre il vero business oramai è altrove.
Però Marchionne è "manager dell'anno". Beato lui.

Anonimo ha detto...

E' vero. De gustibus.
Io non sopporto la vista di un paracarro, quando c'è un panorama naturale meraviglios e gratis.
Ma se c'è una cosa bella da vedere sono proprio le pale eoliche, come una volta i mulini a vento.
Sicuramente meglio dei moduli fotovoltaici.
Ognuno ovviamente ha i propri gusti.

JAS

Anonimo ha detto...

Queste leggende fanno solo comodo alle lobby petrolifere e dell'uranio, ovvio no?
Ma perchè questo paese di m... deve sempre essere l'ultimo in tutto ciò che è positivo???

Paolo B.

Unknown ha detto...

Anche io trovo meravigliosi questi novelli mulini a vento: slanciati e imponenti, portano la sobria eleganza di tutte le arti in cui la forma consegue alla funzione.

E' singolare comunque che a lamentarsi dell'impatto estetico sia chi propugna zone industriali sempre più ampie, cavalcavia a sei corsie nelle valle montane, ciminiere fumose e via discorrendo. Inevitabile la conclusione: non sanno più a cosa appigliarsi per criticare l'eolico.

Anonimo ha detto...

http://www.eugeniobenetazzo.com/ultimo_contango_a_parigi.htm

Anonimo ha detto...

http://www.eugeniobenetazzo.com/
ultimo_contango_a_parigi.htm

Frank Galvagno ha detto...

Una cosa che secondo me aggiunge grande fascino alle torri eoliche è la storia dell'Olanda. I mulini a vento sono compasi nel XIV secolo e sono stati abbandonati a fine '800, quando altre tecnologie basate sul termoelettrico si sono imposte. L'intera bonifica dei Paesi Bassi è stata resa possibile grazie ai mulini a vento. Se qualcuno ha qualche conoscenza in più o ha modo di documentarsi si potrebbe mettere su un post

Anonimo ha detto...

Tutto ciò le rende perfette per una collocazione in ambienti cittadini, in zone industriali, immediatamente a ridosso dei viadotti autostradali e dei tralicci delle linee elettriche, laddove già sorgono immensi impianti per il turismo e così via. Ovvero, tutti quei luoghi ove l'ambiente è già intrinsecamente devastato. Dunque, non in quelle aree ancora miracolosamente poco colpite dall'edilizia, dall'industria, dalla viabilità e, più in generale, dal processo d'antropizzazione selvaggia che ha devastato e devasta l'Italia con disperante progressione.

Anonimo ha detto...

..... ho letto poche settimane fa un articolo sulle "dark side of windenergy" Diceva che tanti cittadini scappano dalle vicinanze di impianti eolici per disturbi fisici dovuti all' emissioni di frequenze dei pali. L'elenco descrive tutti i sintomi raccolti di ricercatori che si occupano e preoccupano di elettrosmog e consequenze:Cefalea,stanchezza cronica,tinnitus....Questo mi fa pensare tante cose.
Sono stata in Germania pochi giorni fa e al nord nascono come i fughi i mulini e mi metteva sinceramente euforia. Percepivo questi pali come bandiere del cambiamento.
Possono raccontare quello che vogliono - la strada è spianata.

Maria

Anonimo ha detto...

Non sanno più cosa inventare!
gli uccellini, l'elettrosmog...


JAS

Anonimo ha detto...

Problemi da elettrosmog? Che campi EM produrrebbe un generatore eolico? Aggiungiamo che sono sempre installati a distanza notevole dalle abitazioni (a differenza delle linee alta tensione) e che non c'è ancora riscontro effettivo neppure di questi ultimi.

Insomma, mi sa una bufala colossale. Riferimenti ce ne sono?

Anonimo ha detto...

Per anonymo: Vai con Google su "Low frequenz and turbines "oppure "Health danger wind turbines " portano a diversi articoli. Per me è una chiara deviazione - questi problemi sono stati inveci collegati ed esaminati in collegamento con ripetitori , cellulari, wireless. Più che buffala mi suona come disinformazione.

Maria

Anonimo ha detto...

X chi ha la possibilità suggerirei di mettere una pinza amperometrica vicino un cellulare che trasmette e , con la stessa taratura passare sotto una torre eolica (in questo caso la pinza non sente nulla).
Mimmo.

Frank Galvagno ha detto...

I campi elettromagnetici dipendono da alcuni parametri, in primis dalle tensioni in gioco. Una famiglia di rotori eolici non è paragonabile a tralicci dell'alta tensione in termini di campo generato. In più, le distanze di trasmissione (e le dissipazioni) sono molto più basse.

Per essere più precisi bisognerebbe operare come dice Mimmo.

Mamma bufala è più incinta che mai :-)

Anonimo ha detto...

Sanno comunque perché e dove disinformare.
Per la struttura attuale di funzionamente tutta la produzione energetica è estremamente centralizzata - quindi in pochi controllano. Con le energie rinnovabile tutto cambia. Si tratta di un sistema decentralizzato che crea forte cambiamento. Gli utenti possono essere autonomi.
Quindi ora comminciano le proposte di Megaimpianti (Sahara...) che entrano nella vecchia logica.
E un cambiamento profondo di forze di potere.
I politici obbediscono a una logica centralizzata... quindi difficilmente si muovono le cose. Si muovono dove comuni, imprese intraprendono la strada verso un nuovo paradigma - del cerchio - del autorinnovo.
Maria

Hanmar ha detto...

La disinformazione fa presa sulle menti disposte a farsi influenzare.

Senza considerare poi l'effetto NIMBY.
Scommettiamo che nascerebbero subito Comitati NO-PALE alla notizia di un progetto di centrale eolica chesso', sulle colline delle Langhe in quanto "brutte"?

Le torri eoliche, non le Langhe.

Saluti
Hanmar

Anonimo ha detto...

a hanmar

infatti - è quello che succede - c'è da vedere chi veramente spinge.....

Ci vorrà l'uno e l' altro - impianti grossi e piccoli - una rete interconnessa ....Quello del Sahara è stato immediamente approvato da Sarkozy e Brown. E qui si entra in una dimensione davvero di Megaimpianto con complesse interdipendenze...
Maria

Luca Melchiorri ha detto...

Inserisco solo questi link, sempre ad ecoblog per evidenziare come in realtà vengano falcidiati molti più pipistrelli che uccelli (i primi tra l'altro sono molto più in pericolo dei secondi). Però probabilmente non smuoverebbero troppe coscienze dei "brutti" topi volanti.

http://www.ecoblog.it/post/3389/eolico-e-pipistrelli

http://www.ecoblog.it/post/6641/le-pale-eoliche-uccidono-i-pipistrelli

Saluti

Unknown ha detto...

quanto sono alte queste torri??? razie e ce ne sono anche nei dintorni del piemonte fatemi sapere e importante grazie -spadino-@libero.it

Anonimo ha detto...

MI SEMBRA CARO RAGAZZI CHE SI PARLA TRROPPO BENE DELL'EOLICO SENZA NEANCHE UN ACCENNO AI COSTI E AL FATTO CHE NUCLEARE EOLICO O ALTRE FONTI CHI CI GUADAGNA SONO SEMPRE GLI STESSI INFAMI

Unknown ha detto...

ma non si sa quanto sono alte e in che zona si possono andare a vedere queste " torri " :D :D :D ...