"La sicurezza dei rifornimenti di idrocarburi è garantita, <..>. Intervenendo a un seminario dell'Opec, l'organizzazione dei paesi produttori e esportatori di petrolio, la scorsa settimana Scaroni ha sottolineato di voler precisare in modo “chiaro come il cristallo che la sicurezza dei rifornimenti non è minacciata dalla scarsezza di idrocarburi”.
"Chiaro come il cristallo"? Per Scaroni, forse, ma non per tutti. Per esempio, domenica scorsa, potevamo leggere in un editoriale del New York times che:
"Our demand for petroleum products strains the limits of the global capacity
to supply them. In past decades, if a pipeline broke in Nigeria, Saudi
Arabia might compensate by setting workers to pumping more oil. Now, with
little additional capacity, rising prices are necessary to balance out
supply and demand."
Notate che se non abbiamo più capacità di pompaggio di riserva, questa è, in pratica, la definizione di "picco del petrolio". A meno di scoperte miracolose all'ultimo momento (e quella del golfo del Messico non basta di certo), la capacità di pompaggio che abbiamo può solo diminuire per effetto del graduale esaurimento.
Le immense riserve che Scaroni cita nel suo articolo sono al di la degli orizzonti di pompaggio nei tempi e nei modi che sarebbero necessari per evitare il picco e continuare la crescita della produzione. Sono come le divisioni di carta alle quali Hitler dava ordini di attacco negli ultimi giorni del bunker di Berlino.
Chiaro come il cristallo.
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