domenica, ottobre 08, 2006

Non c'è problema, basta cambiare il mix!

Ci sono due pagine intere di commenti sul "caro energia" sulla "Nazione" di oggi, 8 Ottobre. Elena Comelli descrive come gli aumenti dei prezzi del petrolio e del gas si ripercuotono sulle bollette. La spesa media per famiglia per l'energia si aggira oggi sui 1500 Euro l'anno e il rincaro per quest'anno è stato di 128 Euro in media.

Ineccepibile fin qui, ma qual'è la ragione di questi aumenti? Ecco la spiegazione della sig.ra Comelli


Perché? La nostra gravissima esposizione alle oscillazioni del greggio dipende dal mix del tutto anomalo usato in Italia per produrre energia. Siamo l’unico Paese d'Europa privo di risorse proprie dove non si usa il nucleare. E per di più abbiamo una quota bassissima di carbone (14 per cento contro il 54 per cento della Germania e il 34 per cento del Regno Unito), che non accenna ad aumentare per le resistenze locali a tutti i progetti presentati dall'Enel. Tolte le due fonti energetiche più economiche, non resta altro che produrre energia con gli idrocarburi, universalmente considerati troppo cari e troppo volatili per farci girare un intero Paese.


Ci possiamo divertire a spulciare questo paragrafetto per i molteplici errori che contiene. Per esempio, se l'Italia è "l'unico paese d'Europa privo di risorse proprie che non usa il nucleare" ne dovremmo dedurre che la Grecia non fa parte dell'Europa. Che poi noi si sia "privi di risorse proprie" è discutibile essendo l'Italia il quarto paese europeo produttore di petrolio. E non è neanche vero che non usiamo il nucleare, semplicemente usiamo impianti che non sono localizzati sul territorio nazionale,

Dopo un inizio così, il resto non è migliore. "Le due fonti energetiche più economiche" sarebbero da intendersi come il carbone e il nucleare? Ommammamia, questa signora non ha mai sentito parlare di costi esterni.............?

Insomma, non c'è problema tanto grave che non si possa risolvere con una dose appropriata di luoghi comuni

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