A noi " studiosi" del picco del petrolio, gli economisti che studiano il mercato petrolifero tendono generalmente a provocare un attacco particolarmente virulento di orticaria, dato che solitamente considerano i recenti aumenti del prezzo come transitori, legati a scarsità di investimenti nel settore della ricerca petrolifera e dell'innovazione delle tecniche di estrazione, alle tensioni internazionali, alla vorticosa crescita della Cina e dell'India, alla congiunzione astrale di Saturno e Marte etc.etc.etc.
Sappiamo che vi sono indubbiamente ANCHE queste concause nel determinare il prezzo del barile ma siamo convinti che sia il progressivo esaurirsi della capacità produttiva inespressa, ovvero l'approssimarsi del picco della produzione a creare le maggiori tensioni. Crediamo anche che l'attuale calo sia momentaneo e non duraturo, sostanzialmente basandosi su un eccesso di produzione inferiore al milione di barili/giorno, una offerta che verrà assorbita dal mercato in meno di un anno.
FINALMENTE sembra che anche qualche economista più avvertito, sulla base di considerazioni prevalentemente economiche stia arrivando alle stesse conclusioni.
Il prestigioso International Monetary Fund, ha pubblicato uno studio assai tecnico ed approfondito sul tema in oggetto, scaricabile integralmente qui:
http://www.imf.org/external/pubs/ft/wp/2006/wp0662.pdf
Riporto, per semplicità , il passo che mi è sembrato significativo.
Long-Run Supply of Crude Oil
The long-run price elasticity is positive, but it remains low. It is significant and estimated at
0.08 for the annual data. This result shows that long-run oil supply is determined by
technological factors and discoveries, and is less responsive to prices.".......
...OMISSIS...
....."The findings of this section represent basic properties of the oil markets. Particularly, these
markets are characterized by price inelastic demand and supply. Many episodes of sizeable upand-
down jumps in prices and rising volatilities provide evidence of this inelasticity. The
implication of the price inelasticity is that small excess demand would require a large change in
prices to clear the market."
In buona sostanza , ANCHE sulla base di considerazioni puramente economiche l'andamento economico del prezzo del petrolio DEVE essere determinato da fattori TECNICI e DALLE SCOPERTE e non puramente economici.
Inoltre, viene dimostrata la sostanziale INELASTICITA' DELL'OFFERTA (ovvero lo scarso aumento della stessa a fronte di importanti aumenti della domanda).
La conseguenza di questa inelasticità e' che "piccoli aumenti della domanda richiederebbero grandi aumenti del prezzo per soddisfare il mercato".
Per noi niente di nuovo.
Per un economista una rivoluzione o almeno un piccolo shock!
Meglio tardi che mai.
Ancora un passo e FINALMENTE si ammettera' che esistono LIMITI FISICI all'espansione del mercato petrolifero che sono sostanzialmente indipendenti dalle leggi di mercato.
Mi auguro con tutto il cuore che questo si verifichi PRIMA del raggiungimento del picco della produzione del petrolio e della crescita verticale dei prezzi del barile, con il conseguente innescarsi di una recessione mondiale di dimensioni storiche.
Altrimenti sarà l’ennesima e classica spiegazione “ ex post”, utile per gli storici dell’economia ma non particolarmente significativa per chi si troverà a vivere sulla propria pelle l’interessante incontro di leggi fisiche ed economiche-
Pietro Cambi
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