A quanto pare , quasi quaranta anni fa', nel 1969, ovvero nel momento della massima euforia "espansionistica" dell uso del petrolio, c'era gia chi si poneva il problema del picco della produzione. Non solo a livello governativo USA si prendevano seriamente le previsioni di Hubbert ( Il picco della produzione USA si sarebbe avuto l'anno successivo, 1970) ma si era pronti anche a tentare soluzioni " disperate" per vedere di allontanare l'amaro calice, ovvero l'impossibiltà di una ulteriore autonomia energetica statunitense.
In sintesi: si penso di fare esplodere una bomba atomica all'interno di una formazione contenente scisti bituminosi allo scopo di fratturare la roccia e scindere termicamente il bitume in composti piu' leggeri e sfruttabili.
Si trattava del progetto Rulison, fu sponsorizzato DA UNA PICCOLA COMPAGNIA
PETROLIFERA LOCALE, al costo di soli 6,5 milioni di dollari ( vabbe' del
1969, sarebbero una sessantina di oggi) ed i risultati furono scarsi.
Ando' proprio cosi: fecero esplodere una atomica da 29 kilotons negli sciti
bituminosi ( veramente loro le chiamano sabbie, vabbe'). aspettarono un po'
e trivellarono sopra e nei dintorni del botto per vedere cosa ne saltava
fuori.Si fecero un altro paio di tentativi analoghi, con risultati un po' piu' promettenti ma di fronte ai problemi " politici" di questi esperimenti si decise una moratoria.
Qui ulteriori dettagli:
http://www.osti.gov/energycitations/servlets/purl/771512-YalruC/webviewable/771512.pdf
I risultati erano poco interessanti per il parco automezzi di allora.
Ma a vederla con gli occhi di oggi e considerando tutto il polverone
sull'idrogeno la cosa e' diversa: il 17% del gas ( perche' ovviamente la
sotto si era gassificata anche la roccia, altro che cracking)
era...bene..era H2 !!!! idrogeno a volonta' insomma.
Quanto ci vorra' perche' qualcuno si ricordi di questo promettente
esperimento?
Brrrrr.
Una cosa e' teorizzare l'arrivo degli unni.
Un'altra e' vedere lo scintillio del sole sulle loro spade e scuri bipenni
( o qualunque cosa manovrassero i suddetti unni).
Peraltro lo fecero anche i russi ( Nordyke, 1975, Raichlin & Clarke, 1980).
Infine, recentemente, c'e' chi si e' offerto di tornare a darci un occhio,
ritenendo che i prodotti del decadimento siamo ormai stabilizzati ed il
petrolio estratto sia ormai non piu' radioattivo.
Mala tempora currunt !
Pietro Cambi
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