Un nuovo interessante articolo di Domenico Coiante sul sito www.aspoitalia.net. Qui, Coiante prende in considerazione un argomento spesso trascurato, quello delle "esternalità" della questione della "sicurezza degli approvvigionamenti", esternalità che prendono in gran parte la forma di spese militari e che non vengono mai conteggiate come costi dell'energia fossile. Se le si conteggiassero, il vantaggio delle rinnovabili sarebbe probabilmente incolmabile.
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da www.aspoitalia.net
Sulle difficoltà incontrate dalle NFER per la penetrazione nel mercato dell’energia
Domenico Coiante
lunedì 27 novembre 2006
La recente ennesima crisi geopolitica internazionale possiede, in parte come quelle precedenti, la sua causa recondita nella pesante e vitale dipendenza dell’economia occidentale dal petrolio e nel fatto che la fornitura prevalente di questo combustibile proviene dalla instabile zona dei paesi mediorientali. La necessità strategica di garantire la sicurezza del rifornimento energetico a costi accettabili rende particolarmente reattivo il mondo occidentale nei riguardi di qualsiasi minaccia di interruzione del flusso di petrolio che alimenta la sua economia. Così, anche nell’attuale crisi, si stanno spendendo ingenti risorse economiche su questo fronte.
A prescindere dal fatto che le vite umane in gioco hanno un valore incalcolabile, tali enormi spese non vengono mai contabilizzate sul prezzo reale del barile di petrolio in quanto considerate strategiche in senso lato e quindi poste tranquillamente a carico della collettività, alla stessa stregua delle spese per la salute. Ignorate pertanto queste spese, il petrolio gode del privilegio ingiustificato di essere considerato come un qualsiasi prodotto commerciale scambiato su un mercato completamente libero, non assistito, mentre i prodotti energetici alternativi (in special modo le energie rinnovabili), per competere, devono fare ricorso a consistenti forme di incentivazione pubblica, tutte giustificabili con molta fatica mediante i benefici ambientali indotti. Stante la situazione degli alti costi di produzione dell’energia rinnovabile, il riconoscimento di un adeguato valore dei benefici ambientali diviene così elemento essenziale per l’ampliamento del mercato e la diffusione nell’uso delle fonti alternative.
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