lunedì, novembre 06, 2006

L’Etanolo: Una nuova fonte di tensione mondiale

Per tentare di risolvere un problema – la crescente dipendenza dal petrolio– si sta creando un altro problema molto più serio la: Fame

Tutti o quasi, ormai siamo informati della caduta negli approvvigionamenti mondiali in Cereali. Infatti, dal 2000 ad oggi si assiste ad una diminuzione continua negli approvvigionamenti mondiali in cereali, con conseguente incremento dei prezzi del frumento e del riso. La produzione mondiale di cereali, per il 2006, è stata di 1967 milioni di tonnellate. Dato che la domanda al consumo è stimata intorno ai 2040 milioni di tonnellate. Si deduce che esiste un divario di 73 milioni di tonnellate di cereali in meno. La crescita dei consumi mondiali di cereali durante gli ultimi 6 anni (dal 2000) in media è di circa 31 milioni di tonnellate/anno. Di questi, circa 2 milioni di tonnellate annui sono stati consumati come alimento, mentre negli Stati Uniti la crescita annuale nell’utilizzo di cereali per la produzione di etanolo per autovetture è stato in media di circa 7 milioni di tonnellate/anno, passando rapidamente dai 2 milioni di tonnellate nel 2001 ai 14 milioni di tonnellate nel 2006.

I profitti enormi, ottenuti dalla trasformazione dei cereali in etanolo, si sono verificati con l’incremento del prezzo del petrolio nel tardo 2005. Ciò ha permesso un incremento importante nel numero di distillerie (54 aziende) per etanolo durante gli ultimi mesi dello stesso anno (World Ethanol and Biofuels reports). Nel 2005 la quantità di cereali necessaria per produrre etanolo, negli Stati Uniti, è stata di 41 milioni di tonnellate, l’apertura di nuovi impianti richiede altri 39 milioni di tonnellate di cereali portando il consumo di cereali per produzione di etanolo fino a 80 milioni di tonnellate. Questa cifra non considera la quantità di cereali ancora necessaria per l’ampliamento di numerosi impianti già pre-esistenti e nemmeno considera le nuove distillerie presenti in altri paesi principalmente in Europa ed in Cina. Data la recente crescita nella costruzione di nuovi impianti ed il numero straordinario di nuovi impianti pianificati per i prossimi 12 mesi, porteranno queste imprese ad assorbire facilmente ulteriori 40 milioni di tonnellate di cereali. Quindi volendo fare una previsione per il 2007, per poter sopperire alle esigenze in cereali sia del mercato agro-alimentare che di quello energetico, la produzione mondiale dovrà necessariamente coprire il deficit in cereali del 2006 di 73 milioni di tonnellate. Inoltre saranno necessari 24 milioni di tonnellate di produzione addizionale per coprire la crescente domanda in alimenti. Infine per rifornire le 54 nuove distillerie citate nei reports World Ethanol and Biofuels, sono necessarie ulteriori 39 milioni di tonnellate. Soltanto per gli Stati Uniti dobbiamo aspettarci una crescita della domanda di 136 milioni di tonnellate di cereali dalla raccolta 2007 soltanto per evitare un ulteriore crollo degli approvvigionamenti. In un mondo dove la crescita nella produzione di cereali è stimata (scarsamente) in 20 milioni di tonnellate/anno le chance di un tale richiesta sono più che negative. Inoltre, I coltivatori dovranno vedersela anche con la scarsità diffusa dell’acqua per l’irrigazione oltre alla prospettiva nel verificarsi di ondate di caldo sempre più intense dato il continuo aumento della temperatura della Terra.

A questo punto il conflitto che emergerà tra i proprietari di 845 milioni di autovetture che vorrebbero mantenere la loro mobilità ed i 2 miliardi di persone sotto la soglia di povertà o appena sulla soglia che vorrebbero semplicemente sopravvivere toccherà il suo limite. Se i prezzi dei cereali davvero saliranno fino a toccare massimi storici (a causa di una diminuzione storica nella produzione) non è escluso l’insorgersi di instabilità politica e tumulti per fame nei paesi a basso reddito che importano cereali (come Indonesia, Nigeria, Mexico e tanti altri Paesi) i quali potrebbero interrompere il progresso economico Mondiale.

L’obbiettivo delle Nazioni Unite (Millenium Develoment Goal) di ridurre entro il 2015 della metà il numero delle persone affamate e malnutrite è ormai fallito visto che il numero di persone affamate è comunque in crescita. Tale situazione rischia di collassare completamente di fronte all’antagonismo sempre più crescente tra necessità di cereali per alimentarsi e utilizzo di cereali per produrre etanolo necessario per fare viaggiare le autovetture.

Tutte queste informazioni le potrete trovare sul sito

http://www.earth-policy.org/Updates/2006/Update60.htm

Toufic

Nessun commento: