mercoledì, novembre 01, 2006

Nebbia sull' Energia

Un recente commento di Giorgio Nebbia sull'energia solare, pubblicato sul Blog ASPOItalia per gentile concessione dell'autore

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Genova, Festival della Scienza, 3 novembre 2006

Il passato è prologo: perché la storia dell'energia del Sole

Giorgio Nebbia

Dopo lunghi tentennamenti finalmente i governi dei paesi
industrializzati, e anche quello italiano, si sono resi conto che
l'impoverimento delle riserve di petrolio e i danni sanitari e
climatici arrecati dall'inquinamento impongono il ricorso alle fonti
energetiche rinnovabili, tutte dipendenti dal Sole. Ma i passi sono
lenti; grazie a incentivi monetari cominciano a comparire le
apparecchiature "più semplici", in Italia pannelli fotovoltaici e
riscaldatori solari su alcuni edifici, e qualche generatore eolico;
ben poco viene fatto per l'utilizzazione delle altre forme in cui si
potrebbe usare l'energia del Sole: biomasse, applicazioni del
fotovoltaico ai trasporti, eccetera.

Eppure una enorme quantità di esperienze e conoscenze è sepolta nella
altrettanto enorme documentazione di ricerche, esperimenti, prove
fatte nel corso degli ultimi duecento anni; molti tentativi sono
stati fatti quando lo stato della scienza e della tecnica era
arretrato e potrebbero risorgere con successo economico e soprattutto
al servizio dello sviluppo umano dei paesi del Sud del mondo ---
generatori termoelettrici, motori Stirling solari, produzione di
energia meccanica dal moto ondoso, carburanti da prodotti e
sottoprodotti agricoli e forestali, produzione di alghe, frigoriferi
e condizionatori d'aria solari, forni domestici solari, distillatori
solari di acque salmastre o marina per ottenere acqua dolce,
depuratori delle acque con metodi solari, processi per immagazzinare
il calore a bassa e media temperatura, stagni solari, utilizzazione
delle differenze di temperatura e di salinità che il Sole genera nei
mari, dell'energia "incorporata" nei piccoli salti di acqua,
eccetera.

Il progetto avviato dalla Fondazione Archivio Luigi Micheletti di
Brescia ha il fine di raccogliere e mettere ordine negli archivi
degli studi sull'energia solare in Italia, nella documentazione su
quanto è stato fatto negli ultimi tre o quattro secoli in Europa, ma
anche di affrontare il poco esplorato campo delle conoscenze "solari"
di altri paesi e culture. La documentazione che comincia ad essere
disponibile apre nuovi orizzonti sulle attività nel campo solare ed
eolico, nell'Unione sovietica, nel mondo islamico, dove l'attenzione
per specchi e motori solari e eolici risale a oltre mille anni fa,
nei duemila anni di culture quasi ignorate come quella cinese,
persiana, indiana. In questo modo la storia dell'energia solare apre
nuovi orizzonti anche nella trasmissione delle conoscenze
scientifiche e tecniche fra est e ovest; emblematico è il caso della
trasmissione delle conoscenze sui motori eolici dall'Asia centrale
verso la Cina da una parte e verso il Mediterraneo dall'altra, vero
veicolo di incontro di civiltà.

Lo studio della storia dell'energia solare permette anche di
resuscitare dall'oblio molti studiosi ed inventori che si sono
occupati di dispositivi capaci di mettere l'energia solare al
servizio delle società umane, e la sua conoscenza aiuta, infine,
anche ad evitare di ripetere errori fatti in passato, trascurando il
carattere "speciale" dell'energia del Sole.

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