Il blog di ASPO-Italia, sezione italiana dell'associazione internazionale per lo studio del picco del petrolio e del gas (ASPO)
mercoledì, novembre 22, 2006
Oasi Petrolifera
Posted by
Ugo Bardi
Le antiche oasi in mezzo al deserto sono delle zone verdi e rigogliose intorno a dei pozzi d'acqua. Ecco qui, invece, un'oasi moderna, sulla riva del Mar Morto, in Giordania.
E' un albergo costruito pochi anni fa; ha palme, piante verdi, piscine e un canale dove nuotano i pesci
Fuori dall'albergo, è il deserto di pietra e sassi. Montagne desolate dove non vive nessuno. Da Amman al Mar Nero in auto sono circa tre ore di totale desolazione, che continua fino ad Aqaba. In parte, è dovuto al clima, ma anche in buona parte alla deforestazione.
L'albergo esiste perché c'è il petrolio. All'interno, l'albergo contiene condizionatori d'aria, generatori di vapore per il riscaldamento, per le cucine e per la lavanderia. L'acqua viene pompata (con il petrolio) da un pozzo di acqua salata e viene desalinizzata con energia fornita dal petrolio.
Se non ci fosse il petrolio, l'oasi moderna sulla riva del Mar Morto sparirebbe in poche settimane. Niente più acqua per irrigare le piante, niente acqua per le piscine, niente condizionatori d'aria, niente energia per le cucine e neanche per le fontane che zampillano nella lobby. Ma, d'altra parte, senza petrolio non potrebbero venire nemmeno i turisti.
Niente petrolio, niente oasi. Solo deserto di pietra e sassi.
/ Foto di Ugo Bardi - Novembre 2007
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